Taormina – Nei giorni scorsi sedici volontari della clown-terapia dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, insieme al Presidente dell’A.so.fa. (ente attuatore) Agata Famà e al coordinatore del progetto Leonardo Le Mura, hanno svolto una giornata formativa di aggiornamento dei clown dottori presso l’ospedale pediatrico “Meyer” di Firenze. Ad accogliere il gruppo è stata la dottoressa Laura Vagnoli, con una rappresentante di un’associazione che opera all’interno della struttura ospedaliera della cittadina toscana e che coordina il gruppo di clown in corsia. Ai clown volontari di Taormina è stata quindi offerta l’opportunità di osservare l’operato dei clown dell’ospedale Meyer e visitare l’intero nosocomio, dotato tra le altre cose di una bella ludoteca, grande e spaziosa, di una libreria dove i ragazzi possono starsene in tranquillità a leggere, di una scuola per bambini costretti a lunghe degenze, di stanze per i ricoveri organizzatissime e molto accoglienti. I volontari della clown terapia di Taormina hanno potuto osservare che i loro “colleghi” si muovono con molta discrezione, quasi in punta di piedi e a suon di una musica molto soft. Si muovono per i corridoi dove si affacciano le stanze degenza, si avvicinano ai bimbi per iniziare le loro gag, e nel momento in cui vedono che il bambino è molto divertito lo salutano e proseguono. Spesso capita che i bambini vedendoli non hanno voglia di interagire con loro e in quel caso i clown arrivano a loro per “vie traverse”, per esempio interagendo prima con i genitori. In sostanza, i clown del Meyer sono dei professionisti del settore che fanno circo e teatro, hanno un’adeguata formazione, preparazione e tanti anni di esperienza alle spalle, e sono anche giocolieri e prestigiatori. I volontari della clown terapia di Taormina hanno fatto diverse domande per cercare di capire quanto più possibile quali siano i comportamenti più corretti da assumere in determinate circostanze, soprattutto riferendosi al trasporto emotivo nel quale spesso si è catapultati anche involontariamente. Il segreto che hanno appreso è che bisogna riuscire a imporsi di vivere tutto con molto distacco, limitandosi esclusivamente a far divertire il bimbo per un tempo più o meno breve; inoltre, periodicamente è opportuno confrontarsi con degli psicologi, per raccontarsi e a scaricare tutte le emozioni e le tensioni negative. In definitiva, il viaggio a Firenze ha rappresentato un’esperienza formativa davvero importante per i clown volontari dell’A.so.fa., rientrati all’ospedale di Taormina con un carico di esperienza in più e sempre maggior convinzione di regalare sorrisi e momenti di spensieratezza ai bimbi ricoverati.
Il Presidente dell’ASOFA
Dott.ssa Agata Famà