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martedì, Dicembre 16, 2025
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SCALETTA, AMMANETTATO DOPO IL FURTO

Scaletta Zanclea – I Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Fabio Giando D’Amico, 31 anni, con precedenti di polizia, colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica in quanto ritenuto responsabile di furto aggravato. Nella notte tre il 12 e 13 settembre scorsi, ignoti, approfittando dell’assenza del proprietario, si erano introdotti in un’abitazione sita in Itala Marina ed avevano asportato oggetti in oro ed in argento, nonché la somma in contante di 500,00 euro. I Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, intervenuti sul posto congiuntamente a personale specializzato del R.I.S. di Messina (Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri), attraverso un accurato sopralluogo, avevano rilevato su di una porta a vetri alcune impronte palmari e digitali, presumibilmente lasciate dall’autore o da uno degli autori del furto, le quali non avevano trovato un iniziale riscontro in banca dati. Dopo circa due mesi, in una tarda serata dello scorso mese di novembre, alcuni militari dell’Arma dei Carabinieri che, liberi dal servizio, transitavano per una via di Itala Marina, notavano due soggetti che, con fare sospetto, suonavano in sequenza i campanelli delle abitazioni. Poiché i due non erano in grado di fornire una spiegazione plausibile della loro presenza, venivano sottoposti ad un controllo ed uno di loro veniva identificato in Fabio Giando D’Amico. In relazione al comportamento dei due ed agli eventi che si erano verificati negli ultimi mesi, i Carabinieri di Scaletta Zanclea, poiché il luogo ove erano stati controllati i due si trova poco distante dal luogo ove nel mese di settembre era stato consumato il furto in abitazione, vista anche la personalità dei soggetti, chiedevano i raffronto tra le loro impronte e quelle rilevate in sede di sopralluogo. A quel punto, interveniva nuovamente il personale specializzato del R.I.S. di Messina, il quale accertava che le impronte rilevate sul luogo del furto, commesso nell’abitazione di Itala Marina tra il 12 ed il 13 settembre 2010, corrispondevano a quelle di D’Amico. Pertanto, una volta interessata la Procura della Repubblica, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.

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