Il Presidente del Consiglio Comunale di S. Teresa di Riva Carmelo Lenzo ed i Consiglieri Fabio Palella, Danilo Lo Giudice ed Enzo Filoramo stigmatizzano il comportamento del Sindaco di S. Teresa di Riva Dott. Alberto Morabito, in merito al piano regolatore generale. Il comportamento del Sindaco di S. Teresa di Riva sul PRG, non lascia presagire nulla di buono, infatti i consiglieri di maggioranza hanno disertato l’incontro con i tecnici incaricati del PRG con i quali era stato organizzato un pubblico confronto nell’aula consiliare del comune di S. Teresa di Riva. Analogamente riteniamo pretestuosa l’assenza dei tecnici incaricati che, nonostante fossero stati invitati con congruo anticipo a relazionare ai consiglieri comunali ed alla cittadinanza, con una banale scusa inviata all’ultimo minuto non si sono presentati all’appuntamento. Ci sono fondate certezze per ritenere che l’assenza dei Consiglieri di maggioranza e dei tecnici incaricati del PRG, e’ stata imposta dal Sindaco Morabito per evitare un pubblico confronto su di un tema di grande importanza per la citta’ e su cui, evidentemente, vuole fare calare il silenzio. Ci sono troppe zone d’ombra che accompagnano la redazione del PRG da parte dell’amministrazione Morabito che vanno rimosse con il sostegno delle forze politiche sane e della societa’ civile. Bisogna evitare che il PRG sia occasione di saccheggio del territorio e di coltivazione di baronie e clientele che da una imparziale chiave di lettura risultano evidenti nello strumento urbanistico. La dimostrazione e’ data dal fatto che l’amministrazione comunale sfugge alle proprie responsabilita’, evitando di confrontarsi in pubblico su di una materia che non puo’ essere definita a porte chiuse nella stanza del Sindaco. Altro che porte aperte e finestre aperte. A S. Teresa di Riva hanno chiuso tutto in cassaforte a doppia mandata. Ci chiediamo dov’é la tanto decantata città libera. Ci chiediamo dov’è la trasparenza la democrazia e la legalità se si vuole sfuggire alle proprie responsabilità. Ma il tentativo di mettere le mani sulla città non passerà!
Firmato Il Presidente: Carmelo Lenzo
I consiglieri: Danilo Lo Giudice Fabio Palella Enzo Filoramo
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VISTA la nota prot. n° 1042 del 26/11/2010, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina – Dipartimento di Prevenzione – UOS Autorizzazioni e controlli – di Taormina con la quale detta ASP comunica che i risultati analitici su campionamenti di acque potabili effettuati in questo Comune superano i parametri stabiliti dal D. L. 31/01; RITENUTO necessario, per la tutela della salute pubblica, emanare un provvedimento di divieto dell’utilizzo dell’acqua proveniente dai serbatoi dell’acquedotto comunale; VISTO il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni; VISTO l’Ordinamento Amministrativo degli EE. LL. vigente nella Regione Siciliana; CONSIDERATO che, in materia di Igiene e Sanità, l’Autorità competente è il Sindaco, ai fini della salvaguardia e tutela dell’igiene e della sanità pubblica; ORDINA E’ tassativamente vietato, a tutti i cittadini, l’utilizzo per fini potabili dell’acqua proveniente dall’acquedotto comunale, fino a nuova e diversa disposizione. DISPONE 1) La presente Ordinanza è resa nota mediante la pubblicazione all’Albo Pretorio Comunale. La stessa è altresì pubblicizzata, con l’inserimento nel sito internet del Comune e la distribuzione di copie in luoghi pubblici. 2) L’invio del presente provvedimento: Agli Organi di Stampa ed alle Radio e Televisioni Locali per la massima divulgazione; Al Comando del Corpo di Polizia Municipale ed all’Ufficio Tecnico per quanto di loro competenza; Alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio; Alle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio.
IL SINDACO (Dott. Alberto Morabito)
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Preso atto che il Rhyncophorus ferrugineus detto anche "Punteruolo rosso della palma" è presente nel territorio cittadino e che è necessario attuare con urgenza tutte le dovute azioni di profilassi e le procedure disposte dalla normativa vigente per 1’eradicazione dell’insetto; Considerato che tale parassita costituisce una minaccia mortale per le palme dovuta alla deposizione delle uova all’interno di queste, da cui nascono le larve dell’insetto che si nutrono dei fasci vascolari costituenti il tessuto vegetale e che da tale azione distruttiva deriva il collasso vegetativo delle palme intaccate; Considerato che, anche dopo la distruzione delle palme parassitate, le larve completano la metamorfosi trasformandosi in insetti adulti, continuando così il ciclo distruttivo; Considerato che le palme sono ampiamente presentì sia nel verde pubblico che nel verde privato, rappresentando un bene di elevato valore ambientale, culturale e paesaggistico e se infestate da questo insetto possono costituire un grave rischio per l’incolumità pubblica dovuto alla caduta al suolo di parti vegetali e/o di piante; ORDINA Per i motivi in premessa citati: – E’ fatto obbligo a tutte le persone fìsiche e giuridiche in possesso di palme all’interno del territorio del Comune di S. Teresa di Riva, infestate dal Punteruolo rosso (Rhyncophorus ferrugineus) di darne comunicazione tempestiva, utilizzando la scheda di segnalazione come da Allegato n. 1 alla presente Ordinanza Sindacale, al Servizio Fitosanitario Regionale, U.O.42 . Tel. 095-894538, via Sclafani 34 – Acireale (CT) ed al Servizio Ambiente e Manutenzioni 2 tel. 09427861209 fax 0942792070 del Comune di S. Teresa di Riva, nel rispetto della normativa vigente. – A tutti i proprietari di terreni su cui insistono palme, ai vivaisti, e a tutti gli operatori del settore, di controllare su ogni esemplare posseduto: • l’eventuale anomala inclinazione delle foglie apicali rispetto al portamento naturale della specie; • la presenza di evidenti raschiature superficiali o fori sulle foglie e/o alla base delle stesse; • la presenza di bozzoli (camere pupali) creati dal parassita; • la presenza di esemplari adulti del Coleottero; • di effettuare le idonee misure di profilassi. Nel caso di palma in buono stato vegetativo e non infestata dal Coleottero, la potatura o pulizia dell’esemplare, non dovrà essere eseguita ad eccezione dei casi in cui è indispensabile per il mantenimento delle condizioni minime di sicurezza al fine della salvaguardia della pubblica incolumità e dovrà, comunque, limitarsi esclusivamente all’eliminazione delle foglie secche, curando di non provocare lesioni e/o ferite che portino allo scoperto parti verdi, onde limitare il propagarsi delle sostanze volatili che rappresentano fonte di attrazione all’ingresso dei parassiti in questione; I
N CASO DI PALMA CON EVIDENTI E CONCLAMATI SINTOMI DI INFESTAZIONE,
ORDINA
Che le operazioni di abbattimento, distruzione e smaltimento, ricorrendo a ditta di propria fiducia, specializzata nelle attività di abbattimento/distruzione/trasporto/smaltimento, devono tener conto delle seguenti prescrizioni: 1. l’abbattimento deve essere effettuato nelle prime ore del mattino, evitando giorni con forte piovosità che può rallentare l’esecuzione degli interventi e giornate con ventosità eccessiva che può favorire il volo degli adulti; 2. l’area sottostante la proiezione della chioma della pianta da abbattere deve essere coperta con teli di plastica dello spessore adeguato, al fine di impedire la caduta dell’insetto sul terreno nudo e di agevolare le operazioni di raccolta delle parti vegetali tagliate e di tutti gli stadi di sviluppo dell’insetto caduti accidentalmente al suolo; 3. in caso di piante di notevoli dimensioni il taglio deve essere effettuato a sezioni avvalendosi anche di carri gru, asportando prima le foglie e l’apice vegetativo, evitandone la caduta libera a terra; 4. tutte le parti di pianta tagliate che rivelano cavità con presenza anche sospetta di larve o adulti, prima di essere avviate alla distruzione devono essere necessariamente imbustate o, in alternativa, stoccate e confinate in contenitori chiusi: 5. nel corso delle operazioni di abbattimento si deve provvedere con tempestività alla soppressione degli adulti e degli stadi preimmaginali (larve e bozzoli) che potrebbero accidentalmente liberarsi nell’area circostante ricorrendo a qualsiasi mezzo idoneo alla loro soppressione, quali la raccolta manuale ed il confinamento in recipienti chiusi e attivati con sostanze insetticide, l’eliminazione per compressione meccanica o la bruciatura con bruciatori a gas; 6. alla fine delle operazioni di abbattimento della pianta è necessario provvedere alla raccolta e all’imbustamento di tutti i residui finali depositati sul telone di plastica ed al trattamento insetticida dell’area interessata dal cantiere; 7. nel caso in cui non sia possibile completare, tempestivamente, tutte le operazioni di abbattimento di una pianta colpita, è necessario provvedere, preliminarmente, all’eliminazione dell’intera chioma e della porzione di fusto in cui presumibilmente sono allocati la maggior parte delle larve e dei bozzoli all’avvolgimento della porzione di fusto rimanente con un film plastico di adeguato spessore, in modo da impedire agli insetti adulti di uscire e, successivamente, dare corso al completamento dei lavori con tempestività; 8. il materiale destinato alla distruzione deve essere necessariamente trasportato in un sito diverso da quello di abbattimento, con camion chiuso o telonato per impedire dispersioni accidentali; 9. la distruzione e lo smaltimento dei materiali di risulta deve avvenire con idoneo trattamento termico o con triturazione meccanica fine assicurandosi che i materiali di risulta ottenuti abbiano dimensioni non superiori ai 2 cm; 10. Lo smaltimento deve essere effettuato in conformità alla normativa ambientale di riferimento; 11. La data dell’intervento deve essere comunicata al Servizio Fitosanitario Regionale al Servizio Ambiente del Comune di S. Teresa di Riva.
DISPONE
-Che la presente Ordinanza venga resa nota alla cittadinanza tramite pubblici avvisi, il sito internet del Comune e l’affissione all’Albo Pretorio.
IL SINDACO
(Dott. Alberto Alfio Carmelo Morabito)


