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mercoledì, Luglio 9, 2025
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RIAPERTA LA STATALE 114 TRA S.ALESSIO E LETOJANNI

S.Alessio Siculo – Interrotto per quindici ore, dalle 5 sino alle 20, il transito sulla ss 114, bloccato tra Capo Sant’Alessio e Fondaco Parrino, al km 39, per una frana provocata dal cedimento della parete rocciosa sottostante la zona dei grandi alberghi. La strada è stata riaperta al transito, anche se l’opera di messa in sicurezza di questo costone interessato da un forte dissesto idrogeologico sarà lunga e complessa tant’è che sulle pareti rocciose alcuni anni fa vennero installare le reti metalliche di protezione. Subito dopo l’allarme di ieri mattina sono intervenuti i tecnici e le maestranze dell’Anas del distaccamento di Messina per rimuovere i detriti costituiti da grossi massi venuti giù dal costone che hanno invaso una parte della carreggiata e per mettere in sicurezza un’altra porzione di costone pericolante. Per questa fase è stato richiesto l’intervento di una squadra di rocciatori che in questi giorni sono impegnati a Capo Alì. Alle cinque di ieri mattina gli ospiti degli alberghi che, comunque, erano a distanza di sicurezza, sono stati svegliati da un gran boato. Al km.39 una parete di roccia era venuta giù sotto la spinta delle infiltrazioni di acqua piovana che per tutta la settimana senza un attimo di tregua ha tenuto a mollo tutta la riviera jonica, a cui va aggiunta l’escursione termina dell’altra notte, con il termometro che è risalito per il caldo portato dallo scirocco. Caldo e freddo hanno fatto dilatare la roccia già spaccata facendo rotolare una gran quantità di massi che ha invaso la carreggiata. Per fortuna in quel momento non si è trovato a transitare nessuna auto, anche se subito dopo a dare l’allarme chiamando il 112 dei carabinieri è stato un automobilista. Gli uomini dell’arma hanno subito allertato Anas e Protezione civile mentre i vigili urbani di Sant’Alessio con il comandante Salvatore D’Agata ed i carabinieri di Forza D’Agrò, Sant’Alessio e Letojanni provvedevano a bloccare il traffico dando utili indicazioni agli automobilisti che sopraggiungevano per evitare di rimanere intrappolati. Appena giunti sul posto i tecnici dell’Anas al comando del capocentro ing. Giuseppe Carbone assistito dal sorvegliante Renato Calabrò, si sono resi conto che la situazione era più grave del previsto. Difatti un centinaio di metri prima del crollo accertato, un altro costone di roccia appariva lesionato e minacciava si crollare da un momento all’altro. Dopo avere transennato la parte già franata, che tra l’altro aveva travolto il cartello del 39esimo chilometro, si sono subito messi al lavoro con i rocciatori per demolire quella grossa porzione di rocca che era rimasta in bilico. Operazione lunga e complessa perché un movimento falso avrebbe potuto fare precipitare quell’enorme massa di roccia sulla strada e quindi rotolare sulla sottostante strada ferrata. Per fortuna l’estrema cautela delle operazioni e la perizia delle maestranze ha evitato quest’altro intoppo. Tutto il costone in questione, tra Capo Sant’Alessio e Letojanni, qualche anno fa era stato messo in sicurezza con la posa di reti di protezione, che, però nulla hanno potuto ieri mattina per trattenere la massa di roccia che si è staccata dal costone costituito da pietra del tipo “dolomia bianca”, compatta ma instabile tanto che non molti anni fa venne fatto sgomberare il quartiere Santa Margherita di Sant’Alessio Siculo per il pericolo di crolli.

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