Roccalumera – Non è facile disciplinare il traffico nel mese di agosto lungo i comuni jonici del Messinese, tagliati da una stretta e malridotta strada (la Statale 114 Messina Catania) e privi di ampi parcheggi. Anche perché bisogna fare i conti con lo sproporzionato aumento delle macchine dei vacanzieri e con un sistema disordinato di parcheggiare. Il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, ha escogitato un sistema ingegnoso, che è valso ad evitare in tutto il paese lunghi e snervanti ingorghi. Ha assoldato quattro vigili urbani del nord che ventiquattro ore su ventiquattro hanno controllato il paese in lungo ed in largo con le loro motorette, contravvenzionando i trasgressori. Ed è scoppiato improvvisamente l’ordine, considerato che i vigili non essendo del posto non conoscevano nessuno e quindi multavano tutti i trasgressori che posteggiavano in doppia fila, a spina di pesce con le ruote sul marciapiede, sulle strisce pedonali o in prossimità di incrocio. “Finalmente a Roccalumera d’estate si cammina bene, ha dichiarato il sindaco Miasi. Gli automobilisti degli altri comuni si sono complimentati con noi perché non ci sono stati ingorghi nel mese d’agosto. Questo perché abbiamo preso in forza da Torino quattro guardie municipali, che unitamente ai nostri quattro vigili urbani, hanno saputo mantenere ordine e disciplinare il traffico”. I vigili in scooter hanno presidiato costantemente l’arteria principale del paese, arrivando tempestivamente sul posto non appena si avvertivano i sintomi di un ingorgo. Per la verità hanno elevato tantissime multe, ma adesso gli automobilisti di Roccalumera sanno che quando ci sono gli “sceriffi” non possono più sgarrare. La cosa che dispiace è che non appena andranno via (a fine agosto) Roccalumera sprofonderà nuovamente nel caos viario. E non per colpa dei vigili in forza al comune (anche loro bravi e attivi) ma perché in quattro (di cui uno in ufficio) non possono mai controllare i quattro chilometri stradali di Roccalumera centro, oltre le strade delle frazioni Sciglio ed Allume.