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domenica, Maggio 4, 2025
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MARE SPORCO: QUERELLE TRA MORABITO E MIASI

Roccalumera – L’Unione dei Comuni rischia di andare in tilt per una querelle sorta tra il sindaco di S.Teresa di Riva dott. Alberto Morabito ed il primo cittadino di Roccalumera avv. Gianni Miasi. Tutto è sorto a seguito di una denuncia del primo cittadino di S.Teresa, dott. Morabito, fatta al Prefetto di Messina, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale e per conoscenza alla Procura della Repubblica. Morabito scrive della presenza di “sostanze inquinanti nello specchio d’acqua antistante l’abitato di S.Teresa di Riva” per cui chiede alle autorità in indirizzo, di verificare il corretto funzionamento degli impianti di depurazione “ovvero la individuazione di eventuali scarichi fognari non regolarmente autorizzati e controllati, presenti sul territorio dei comuni circostanti”. Apriti cielo. Ed è sorto un pandemonio, anche perché qualche sindaco dei comuni limitrofi si è particolarmente risentito, non condividendo le affermazioni del dott. Morabito. A prendere per primo carta e penna è stato il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, il quale in apertura precisa: “apprendo con sbalordimento e dispiacere, che il sindaco di S.Teresa di Riva dott. Alberto Morabito ha denunciato all’Asp (Azienda sanitaria provinciale) ed alla Procura della Repubblica di Messina, con nota protocollo 10021 del 23 luglio scorso, i sindaci nei cui comuni ricadono gli impianti di depurazione, invocando accertamenti e sanzioni (anche le manette, suppongo) per coloro che, non essendo perfettamente a norma, attentassero alla incontaminata purezza del mare di S.Teresa”. Poi Miasi fa due considerazione: “la prima è che, sino ad oggi, la denuncia penale tra le istituzioni era un fatto pressoché sconosciuto”; la seconda: “è che tale fatto rappresenta, ai miei occhi, una pietra tombale per l’Unione dei Comuni, il cui tratto distintivo dovrebbe essere la solidarietà innanzitutto tra gli amministratori, il comune sentire, l’affrontare assieme le criticità del territorio in un’ottica propositiva e giammai di denuncia”. Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Furci Siculo, Bruno Parisi, rintracciato telefonicamente. “Sono andato a farmi il bagno a mare e non l’ho visto per niente inquinato. E poi dal depuratore, ammesso che sia guasto, non escono mai rifiuti solidi. Sicuramente sono liquami che provengono o dalla zona di Messina o dalla Calabria, ma non certamente dai comuni vicini”. In serata è arrivata una precisazione del sindaco di S.Teresa di Riva, dott. Alberto Morabito. Eccola: “Leggo con stupore la nota del Sindaco di Roccalumera, Avv. Gianni Miasi, secondo il quale il sottoscritto avrebbe denunziato i Sindaci dei comuni viciniori per l’inquinamento del nostro mare. Voglio precisare che la mia segnalazione agli organi competenti, riguardante quell’indecorosa e pericolosa situazione che ogni anno, puntualmente, si ripresenta, non è una denuncia nei confronti di alcuno, tanto meno dei colleghi Sindaci dei paesi viciniori, sicuramente estranei al fenomeno da me segnalato, verso cui ho sempre nutrito e continuo a nutrire un particolare sentimento di amicizia e di stima. É, piuttosto, (almeno queste erano le intenzioni) un appello affinché si provveda a verificare quali e dove siano le cause del grave problema (che sicuramente ha origini lontane dai nostri paesi) che non possiamo fingere di ignorare dal momento che è sotto gli occhi di tutti e rappresenta un grave pregiudizio per quello sviluppo turistico che, da sempre, prospettiamo come unica possibilità di crescita per i nostri paesi ed è un grave problema di ordine igienico-sanitario. Quanto al riferimento all’Unione dei Comuni, a mio avviso improprio e fuori luogo, la conoscenza di uomini e di fatti mi suggerisce di astenermi da ogni tipo di considerazione”. Speriamo che la querelle si ricomponga nei canali dell’amicizia che è sempre esistita tra i sindaci del comprensorio jonico e che contraddistingue in maniera esemplare l’Unione dei Comuni. Creare screzi non serve a nessuno, né tantomeno ai sindaci che ci rappresentano e che insieme devono lottare per la crescita del nostro comprensorio. Una defaiance comprometterebbe sicuramente il futuro dell’Unione.

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