FURCI, PULIZIA DELLA SPIAGGIA A COSTO ZERO

Furci Siculo – Circa trenta persone, tra amministratori comunali, politici, volontari, Pro Loco e associazioni che operano sul territorio, hanno pulito da cima a fondo la spiaggia di Furci. In tre ore di lavoro (dalle 7,30 alle 10,30) sono stati raccolti dodici sacchi di rifiuti, che poi, tramite l’impiego di alcune motoape, sono stati scaricati in appositi contenitori. “Visto che la Provincia non si muove, ha dichiarato il sindaco Bruno Parisi, e che nelle nostre casse comunali non c’è un euro, ancora una volta ci siamo affidati ad alcuni volontari per procedere a quest’intervento”. Ma l’iniziativa non si è limitata solo alla pulizia della spiaggia. “Abbiamo sistemato, ogni cinquanta metri, dei contenitori sull’arenile, incalza ancora il sindaco, per consentire alle famiglie che mangiano sulla spiaggia di buttare poi i rifiuti negli appositi cestini. Inoltre stiamo predisponendo dei turni di servizio sulla spiaggia, per vigilare sui bagnanti e sui bambini ma anche per prevenire chi intende sporcare l’arenile”. Questa mattina queste trenta persone, munite di palette e sacchetti di plastica, hanno ramazzato tutti gli ottocento metri della spiaggia di Furci, spalando bottiglie di plastica vuote, tondini di ferro, pezzi di legno, pesci marciti e resti di fugaci pasti. Sindaco e assessori hanno dato l’esempio, iniziando per primi la pulizia dell’arenile, anche quando il sole incominciava a farsi sentire. Abbiamo chiesto al primo cittadino: Sindaco come mai non ci sono in cassa neanche i soldi per pagare una ditta specializzata per la pulizia della spiaggia? Pronta la risposta: “Abbiamo ereditato tanti debiti fuori bilancio, ha dichiarato Parisi, per cui pian piano stiamo cercando di risanare le vuote casse. Non solo. Per dare respiro al nostro bilancio, il sindaco e gli assessori non percepiscono indennità di carica dal giorno dell’insediamento. Cosa possiamo fare altro”? Intanto da oggi la spiaggia di Furci è tutta pulita. I bagnanti possono tranquillamente sdraiarsi sull’arenile e prendersi la tintarella. A costo zero grazie alla buona volontà di tanti giovani.