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domenica, Luglio 13, 2025
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UN CANILE NEI PROGETTI DELL’UNIONE DEI COMUNI

Roccalumera – Il Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ha approvato una mozione di indirizzo per la progettazione e realizzazione di un canile nel territorio dell’Unione e l’inserimento di detta opera all’interno del piano triennale della opere pubbliche dell’Unione, proposta dal consigliere Carmelo Spadaro di Roccalumera (nella foto), del gruppo “Radici e futuro” , del quale fanno anche parte i consiglieri Ettore Fleres, Antonella Totaro, Ivan Riganello, Carmelo Pugliatti, e Rosario Caminiti. La mozione è stata sottoscritta anche da tutti i capigruppo consiliari. “Siamo soddisfatti che questa mozione d’indirizzo –dichiara Carmelo Spadaro, primo firmatario- sia stata votata all’unanimità da parte del Consiglio dell’Unione. È doveroso dare una risposta concreta per risolvere questo problema. Con questa mozione noi vogliamo porre le basi per cominciare ad affrontare un problema importante che riguarda tutto il territorio regionale, non solo dell’Unione. È importante che la giunta inserisca l’opera all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, quale segnale importante che il problema voglia essere risolto sul serio. Questo è un primo passo. Adesso penso sia giusto coinvolgere le Ausl, le associazioni di volontariato e i semplici cittadini che hanno a cuore questo problema, fare un tavolo di concertazione e trovare una soluzione per come debba essere organizzata e gestita una struttura per il ricovero dei nostri amici animali, oltre ai cani per esempio anche i gatti. Per quanto riguarda la gestione penso sia giusto che venga preso successivamente un accordo con i Comuni, i volontari e le Ausl, di modo che si evitino sprechi e speculazioni. È giusto coinvolgere anche le vicine Unioni di comuni che stanno nascendo perché in questo modo, essendo numerosi, si otterrebbe un minor costo di gestione per tutti i comuni che si assocerebbero, inoltre si verrebbe a monitorare con maggiore cura e impegno il fenomeno del randagismo per poterlo risolvere, e fondamentalmente per offrire una struttura di accoglienza a questi poveri animali che vivono in stato in abbandono e spesso muoiono pure di fame. Qualche sindaco sembra sia già d’accordo… speriamo che presto venga individuata un’area nel comprensorio dato che sono moltissime le zone inutilizzate, soprattutto nelle campagne”. In una direttiva dell’Assessore regionale alla Sanità, indirizzata ai manager delle Ausl, ai servizi veterinari e ai sindaci dei Comuni, si afferma che è giusto cooperare per risolvere il problema: l’attività di cattura dei cani compete ai sindaci dei comuni mentre la microchippatura degli animali, il loro ricovero in rifugi adeguati e la sterilizzazione compete alle Ausl. I cani identificati con microchip in Sicilia sono 210.000 dei quali 20.000 negli ultimi due mesi, col gli eventi verificatisi. 10.000 si trovano in rifugi e 70.000 sono i cani vaganti. La direttiva regionale stabilisce in 13 punti obblighi e competenze dei Comuni tra cui la cattura dei cani, dotare la Polizia Municipale di dispositivi di lettura dei microchip per verificare le identità dei cani catturati o rinvenuti sul territorio e, importante, costruire rifugi sanitari pubblici e provvedere alla loro gestione e infine provvedere a stipulare una assicurazione per gli eventuali danni causati a terzi da cani vaganti senza proprietario. “La Regione ha diramato un comunicato ed ha garantito la massima collaborazione – continua Spadaro- a chi avrà un approccio serio con questo problema, considerate anche le risorse esigue a disposizione dei Comuni. La Regione dispone adesso di 950 mila euro ma sembra che sia stato presentato un emendamento per inserire nella legge di bilancio uno stanziamento di 5 milioni di euro all’anno per finanziare la legge regionale e ci auguriamo venga votato positivamente. Il consiglio dell’Unione si è espresso in modo chiaro e deciso sull’argomento. Speriamo, adesso, che anche i sindaci facciano la loro parte, per risolvere il problema in tempi brevi”.

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