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sabato, Luglio 12, 2025
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NIZZA, MEGLIO I VIDEOGIOCHI CHE IL TEATRO ?

Nizza di Sicilia – Riflessione di Carlo Barbera. “Sono certo che se invece di costruire teatri a Nizza si fossero costruite sale giochi sarebbe stato più proficuo. La mia è un’amara riflessione su quanto sta succedendo nel mio piccolo paese, dove gli sforzi dell’Amministrazione Comunale e delle associazione sono stati sempre enormi per dare alla nostra comunità una qualificazione culturale. Oggi pomeriggio è stato dato uno spettacolo a dir poco entusiasmante dal titolo "Oltre il limite", rappresentato da un gruppo di ragazzi down, sulla vita di Angelo D’Arrigo. Nonostante la manifestazione fosse gratuita in sala c’erano poco più di 50 persone, anche se il Comune si è prodigato ad affiggere manifesti dappertutto, sui muri, in formato credo A1. Continua dunque l’apatia, l’abbandono della nostra comunità. Ti dico questo perchè sono giorni che ci rifletto. Nel mio spettacolo di giorno 18 maggio c’erano si e no una ventina di nizzardi. Negli incontri nizzardi, organizzati dal comune in inverno, la partecipazione è stata legata a fattori di cortesia, ma sempre pochi nizzardi. Nelle manifestazioni che si stanno tenendo all’Antica Filanda non esistono i nizzardi, nonostante spesso ci siamo noi: io, Mario Rizzo e altri ad animare le serate. Alla prima Lectura Dantis non c’era un nizzardo oltre mia madre, credo. Persino nelle serate estive, gratuite, i nizzardi disertano la piazza. Certo non è che prima partecipassero tantissimo, ma ora siamo scesi al minimo storico. Ma cosa sta succedendo alla nostra comunità? Me lo sto chiedendo da tempo. Se escludiamo il periodo delle elezioni amministrative, questo paese non vive più alcun tipo di aggregazione sociale. E’ un fenomeno veramente stranissimo, perchè Nizza era uno dei paesi maggiormente attivi, ricchi di fermenti politici, sociali, culturali. Oggi è una popolazione morta; un paese dormitorio, popolatissimo, ma che nelle sue parti importanti, per esempio la piazza, è totalmente deserto. Certo noi stiamo facendo tanti sforzi, stiamo cercando di resistere, ma come fai a portare avanti le iniziative quando la gente del luogo non partecipa? Se escludiamo i membri dell’amministrazione, alcuni consiglieri comunali, alcuni dell’associazione Vivere Insieme e i genitori dei ragazzi che recitavano, i nizzardi presenti oggi in teatro eravamo: io, Orazio Abbate, Mario Rizzo e Signora; una maestra col suo compagno e il Presidente della Pro Loco, arrivato in ritardo. Dio mio, ma come si può ridurre un paese come Nizza in questo stato di apatia? Ma la cosa che più ti fa incazzare è che poi la gente ti dice che in questo paese non si fa niente. Beh, forse la gente vuole proprio che non si faccia niente, visto che ogni cosa viene puntualmente boicottata. Io dico che una comunità che non partecipa a niente è veramente arrivata alla frutta. Penso che sarà difficile risollevarla, a meno che non riusciamo a trovare una soluzione, soprattutto cercando di riportare i giovani ad uscire di casa, abbandonare le chat e le tv tornare a vivere.

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