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sabato, Luglio 12, 2025
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TURISMO CULTURALE

Non è la prima volta che affronto questo argomento, ma credo che sia molto importante farlo, senza polemiche, cercando di capire quali sono le problematiche da risolvere per fare in modo che la nostra riviera possa riuscire a risalire la china. Proprio ieri pomeriggio mi trovavo all’Antica Filanda a Roccalumera per un sopralluogo atto all’organizzazione della "Lecura Dantis", manifestazione che in tre serate porterà nella zona lo studio e la recitazione della Divina Commedia. Scherzando, ma non troppo, ho detto all’assessore Nicita: "Questo diventerà il centro della cultura rivierasca". Mettiamoci poi l’Auditorium di Nizza, Villa Ragno, il Centro Filarmonico di Savoca, San Pietro e Paolo d’Agrò e tanti altri punti di riferimento, possiamo dire che la nostra zona è ricca di posizioni di partenza, che potrebbero veramente farla decollare verso ciò che rappresenta l’ultima spiaggia: il turismo culturale. Ma siamo sempre al punto di partenza; nel senso che se non vengono coinvolte le persone che di ciò fanno il proprio mestiere, partendo dalle forze presenti sul territorio, è inutile continuare. In effetti ci sono alcuni tentativi di portare avanti questo discorso, ma tutto abbastanza raffazzonato e gestito da gente che non ha la minima idea, per cui alla fine si spendono grosse cifre, si organizzano manifestazioni prive di partecipazione e il tutto serve solo a prendere i soldi e portarli fuori dal territorio. Cerco di non essere polemico, anche se mi viene difficilissimo, perchè quando stai investendo nella tua zona, rimanendo e lottando, al contrario di altri che hanno gettato la spugna, ma non trovi i giusti riscontri, ti arrabbi moltissimo. Per attirare la gente bisogna che un territorio offra qualcosa di particolare, che non possono essere solo le sagre e la mangiate. Si organizzano Festival, di cinema e teatro; si organizzano rassegne canore; convegni che coinvolgano molte persone, interi paese, associazioni e persone, che sul territori ci vivono. Ci si confronta prima con le gente che hai attorno, senza pensare sempre alla campagna elettorale dei prossimi cinque anni, facendo così di tutta l’erba un fascio, perchè non puoi fare figli e figliastri. Sapete cosa garantisce a un politico la rielezione? Non l’aver fatto tutti contenti, ma aver gestito come un buon padre di famiglia. E un buon padre di famiglia non tratta i figli tutti allo stesso modo, ma tenendo conto dei loro caratteri, delle loro attitudini, delle capacità, insomma, delle differenze, perchè sono quelle che poi, unendo forze e debolezze, portano avanti la famiglia. (nella foto Carlo Barbera)

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