Furci Siculo – La giunta municipale ha approvato la modifica della nuova pianta organica, del regolamento degli uffici e dei servizi e del piano triennale di fabbisogno del personale, in applicazione dei criteri generali fissati con D.C.C. n.43 del 29/07/1999. Sull’argomento, l’assessore al personale avv. Francesco Rigano (nella foto) ha dichiarato: “L’obiettivo prefissato dall’amministrazione Parisi per migliorare il livello di soddisfacimento delle aspettative della cittadinanza rispetto ai servizi offerti passa necessariamente attraverso una riorganizzazione della struttura dell’Ente in grado di meglio interloquire con gli organi politici al fine della realizzazione degli obiettivi posti nel nostro programma elettorale. La precedente struttura composta da sei aree non era più sostenibile in termini economici per l’Ente e, in ogni caso, tale articolazione risultava troppo dispersiva e frammentaria impedendo l’efficace realizzazione degli obiettivi complessivi di gestione. Il comune di Furci che ormai da anni vive una tragica situazione economico-finanziaria, ha continuato col dire l’assessore Rigano, doveva necessariamente adottare adeguate misure di razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici, mirate a una rapida e razionale riallocazione del personale, ottimizzando i compiti direttamente connessi con le attività istituzionali e i servizi da rendere all’utenza. In quest’ottica le aree sono state ridotte a tre prevedendo, al loro interno, la suddivisione in specifiche competenze da assegnare al personale, in modo tale da conseguire una maggiore efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, determinando così una riduzione dei costi nell’interesse della cittadinanza. La precedente pianta organica ha dovuto purtroppo subire una riduzione nella misura del 10% in osservanza dei parametri previsti dalla legge sul contenimento della spesa, ma la nostra Amministrazione, nonostante abbia ereditato un’allarmante situazione economica, ha concluso l’avv. Francesco Rigano, ha ritenuto doveroso tenere conto delle giuste aspettative dei lavoratori precari mantenendo pertanto quei posti in pianta organica che in futuro potrebbero garantire la loro stabilizzazione”.