Caro direttore, sono Francesco Moschella consigliere comunale di Furci. Ho letto il suo articolo e per come ne parla lei della situazione della politica furcese sembra che non sia successo nulla. In questi dieci mesi di amministrazione abbiamo provato a collaborare con il gruppo di maggioranza ma ci accorgiamo che qui si tratta sempre di porgere l’altra guancia. Siamo stanchi di essere presi in giro da gente che è brava solo a criticare e mai a produrre, e io che ho 21 anni e che non ho nessun interesse personale, sto veramente cercando di aiutare il mio paese. Principalmente bisogna capire come mai le casse comunali sono al disastro, perchè a causa della mancanza di denaro non si canta messa. Stiamo cercando di fare una politica di risparmio e nonostante tutto i dipendenti continuano a percepire lo stipendio in ritardo. Ma lei che abita a Furci non le darebbe fastidio sapere che forse qualcuno abbia sperperato i soldi delle sue tasse? Quindi questi articoli intitolati "Furci che tristezza” si potrebbero anche modificare con " Furci che… “
Distinti saluti Francesco Moschella
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Per quanto mi sia sforzato non sono riuscito a dare un senso ai tre puntini che lei ha posto a conclusione della sua lettera. Scritta col cuore, perché a 21 anni si può solo percepire il bene. Il mio articolo di ieri non è stato un rimprovero, ma solo la logica considerazione degli ultimi avvenimenti. Perché se agli inizi dell’amministrazione Parisi si parte già con le denunce e la carta bollata, tra cinque anni piazza S.Cuore sarà trasformata in centro di scontri se non proprio pedana di ring. Speriamo sempre che prevalga il buon senso, nell’interesse del paese e dei cittadini di Furci. E chi ha sbagliato ne paghi le colpe.
Grazie per la puntualizzazione.
Pino Prestia