Nizza di Sicilia – Aspettando il senso unico. Trascorsi ormai diversi mesi dalla relazione annuale fatta dal primo cittadino del comune rivierasco, con la quale si rendeva manifesto ai concittadini l’intento di istituire il senso unico da Via A. Moro-Piazza Interdonato al confine con Roccalumera (senso Messina-Catania), abbiamo deciso di incontrare il sindaco Giuseppe Di Tommaso per cercare di capire se e quando le parole dette durante quella relazione troveranno concretizzazione.
– Sindaco, troverà concretizzazione il suo intento di istituire il senso unico sulla Nazionale?
“Certo. La viabilità è uno dei problemi che maggiormente attanagliano la nostra ridente cittadina ed è mio compito cercare di migliorarne la condizione attuale.”
– Quando questo dovrebbe avvenire?
“A breve! Spero prima di Pasqua di riuscire a concretizzare quanto detto”.
– Nelle trascorse settimane il gruppo di minoranza è stato interessato da alcuni cambiamenti. Lei, da primo cittadino, come valuta la riorganizzazione determinatasi all’interno del gruppo consiliare?
“Non posso che valutarlo positivamente. E’ un gruppo giovane, vigile, propositivo; spesso fanno interventi che portano me ed il gruppo di maggioranza alla riflessione”.
– Quali i progetti che porterete a concretizzazione nell’immediato?
“Culturalmente parlando, uno dei progetti che abbiamo avviato si chiama Incontri nizzardi; una serie di incontri trattanti disparate tematiche, dalla politica, alla salute, al teatro, al ruolo della donna oggi. Questi incontri politematici hanno avuto il loro punto d’avvio nel mese di dicembre e si concluderanno ad aprile. Momenti di incontro e confronto fra cittadini. Tornando invece a parlare di viabilità, una dei progetti più importanti che in questo momento stiamo cercando di attuare riguarda la viabilità nella zona Casapinta; il progetto è pronto aspettiamo solo una comunicazione per il finanziamento”.
– Un messaggio ai suoi concittadini.
“Speriamo di continuare a vivere bene nel nostro paese. Ci stiamo impegnando affinché migliori la qualità della vita nella nostra terra”.