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Meloni vede Crosetto e cerca di stoppare tensioni su manovra


Roma, 9 ott. (askanews) – Un incontro dopo i tanti rumor che, nelle ultime settimane, hanno messo in dubbio il rapporto tra Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Rapporto sempre ritenuto di ferro, fin da quando insieme fondarono Fratelli d’Italia, ma che negli ultimi tempi – secondo le indiscrezioni – avrebbe mostrato qualche crepa. Il ministro della Difesa, appena finita l’audizione davanti al Copasir sul caso dossieraggi, alle 18.30 è entrato a Palazzo Chigi per un incontro che aveva preannunciato questa mattina su X, smentendo il “gelo” con Meloni, con cui c’è “totale sintonia” e contatti “2-3 volte al giorno”. Né, per Crosetto, al rapporto con la presidente del Consiglio sono legate alcune sue assenze in Consiglio dei ministri: “Non in tutti i Cdm ci sono argomenti che riguardano la Difesa e non possono essere fissati tenendo conto delle agende, degli impegni istituzionali o internazionali di ogni ministro”, ha spiegato, annunciando che nella seduta di domani ci sarà.

Che esista o meno un ‘caso’ Crosetto, gli ultimi giorni, per la maggioranza, sono stati abbastanza burrascosi. Antonio Tajani non ha certo gradito gli attacchi venuti da Pontida, dove è stato oggetto di striscioni e cori in cui è stato definito “scafista”, condito con “vaffa..”, per l’iniziativa sullo Ius Italiae. Proposta depositata ufficialmente oggi alla Camera e al Senato e certo non accolta con entusiasmo dagli alleati, Carroccio in testa.

Ieri c’era stata poi la nuova ‘fumata nera’ sull’elezione di un giudice della Corte Costituzionale. La premier voleva far eleggere Francesco Saverio Marini, suo consigliere giuridico ed estensore della riforma del premierato, e per questo aveva chiamato tutti i parlamentari a raccolta. Poi, però, le chat riservate di Fdi con la convocazione perentoria sono state diffuse e pubblicate e il blitz è saltato. Con grande rabbia di Meloni, che ha minacciato di “mollare” tutto per colpa degli “infami” (contro cui lo stesso Crosetto ha annunciato un esposto). Alla fine da Fdi la colpa della mancata elezione di Marini è stata data al centrosinistra, che ha scelto la tattica dell’Aventino, ma la realtà è che la decisione di Meloni di far votare schieda bianca sarebbe arrivata per evitare di essere impallinata dai franchi tiratori, che sarebbero stati annidati – secondo fonti parlamentari – tra i banchi di Lega e Forza Italia.

Tutto questo mentre resta aperto il cantiere di una manovra complicatissima, che crea fibrillazione nella maggioranza. In particolare è l’ipotesi di una revisione degli estimi catastali per chi ha usufruito del superbonus – annunciata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – a dividere. Forza Italia ha alzato un muro sulla proposta: “Abbiamo sempre lottato per ridurre l’imposizione sugli immobili, che è già tra le più alte al mondo”, ha ribadito oggi il portavoce del partito Raffaele Nevi, mentre Antonio Tajani, dal Brasile, avverte che “la priorità è ridurre il costo del debito pubblico abbassando i tassi d’interesse”. Le polemiche sui “sacrifici” chiesti da Giorgetti, che comprendono tra l’altro tagli ai Ministeri, aumento delle accise sul diesel, una possibile maxi-tassa sulle sigarette, stanno comunque mettendo in difficoltà l’esecutivo. Tanto che, questa mattina Meloni ha deciso di intervenire pubblicando su Facebook un video in cui attacca l’opposizione ma probabilmente parla (anche) al titolare di via XX settembre e agli alleati. “Leggo in queste ore dichiarazioni fantasiose, secondo cui il governo vorrebbe aumentare le tasse sui cittadini. E’ falso” perchè, ricorda la premier, “la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e le imprese. Non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini”.

Su tutto questo è possibile che un chiarimento tra Meloni, Salvini e Tajani avvenga già domani mattina, a margine del Consiglio dei ministri in programma per le 11.

Domani sera poi, a Villa Doria Pamphilj, Meloni incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in questi giorni impegnato in un tour delle capitali europee per presentare il suo “Piano per la vittoria”.







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