Cgil: “È una strage, servono più ispettori e responsabilità nei cantieri”. Tanasi (Codacons): “Serve giustizia sociale”
Undici morti sul lavoro in appena quattro mesi: è questo il tragico bilancio diffuso dalla Cgil Sicilia. “Una vera e propria strage” ha dichiarato Francesco Lucchesi, segretario confederale regionale con delega alla sicurezza. “Servono controlli serrati, più formazione e soprattutto responsabilità nei cantieri”.
Secondo Lucchesi, il sistema dei controlli è al collasso: “Oggi un’azienda subisce in media un controllo ogni vent’anni, un dato inaccettabile. Chiediamo alla Regione la stabilizzazione degli ispettori a tempo determinato e un concorso regionale per nuove assunzioni. E diciamo sì al quarto quesito referendario dell’8 e 9 giugno, per affermare la responsabilità del committente. In un sistema dominato da appalti e subappalti, non si può più accettare che la sicurezza venga sacrificata al risparmio”.
A dare voce al disagio del mondo del lavoro arriva anche il Codacons, che proprio in occasione del 1° maggio ha annunciato la nascita di un Osservatorio regionale sul lavoro e sul disagio occupazionale. Uno strumento permanente che si propone di raccogliere segnalazioni e denunciare le criticità lavorative più diffuse in Sicilia: lavoro nero, sfruttamento stagionale, partite Iva mascherate, licenziamenti illegittimi, contratti irregolari e ostacoli all’accesso al lavoro per giovani e donne.
“In una regione dove la disoccupazione giovanile supera il 40% e tanti giovani sono costretti a emigrare, il silenzio non è più tollerabile”, ha affermato Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons. “L’Osservatorio sarà una sentinella al fianco dei lavoratori siciliani, per dare voce a chi non ne ha”.
L’associazione prevede la pubblicazione di report trimestrali destinati alle istituzioni, accompagnati da proposte concrete per migliorare le politiche occupazionali. Verrà inoltre garantita assistenza legale a chi denuncia condizioni lavorative irregolari. Le segnalazioni potranno essere inviate anche in forma riservata via email (sportellocodacons@gmail.com), WhatsApp (3715201706) o presso le sedi Codacons dell’isola.
In Sicilia, la sicurezza sul lavoro e la tutela della dignità dei lavoratori tornano quindi al centro del dibattito.