S.Teresa di Riva – All’inizio del corridoio ecologico, che dalla foce dell’Agrò costeggiando il torrente porta oltre Casalvecchio, c’è un ponte in legno lamellato ad arcata che congiunge S.Teresa a S.Alessio Siculo. Realizzato sedici anni fa grazie ad un finanziamento del Pit 19, adesso la struttura è cadente, pericolosa, malsicura. E quando otto anni fa due giovani, per la rottura di una lastra in legno stavano per cadere dal ponte, le amministrazioni comunali di S.Teresa di Riva e di S.Alessio hanno deciso di chiuderlo. Sono state messe delle transenne in ferro e così nessuno può attraversarlo. In molti hanno chiesto, perché non si mette in sicurezza il ponte? Basterebbero 50mila euro per renderlo efficiente, ma il problema è un altro. “Il ponte non appartiene né a S.Teresa di Riva né a S.Alessio Siculo – ha dichiarato Rosario Trischitta assessore di quest’ultimo Comune – ma è del Pit (Piani Integrati Territoriali) che nel 2008 ha realizzato l’opera, per cui i due Comuni non possono agire, né chiedere finanziamenti”. Adesso i sindaci dei Comuni della Valle d’Agrò potrebbero intervenire insieme per presentare un progetto di riqualificazione del corridoio ecologico, con l’obiettivo specifico di ripristinare l’attraversamento del ponte in legno lamellato. Una struttura suggestiva, attrattiva di grandi e piccini, molto bella ma inefficiente.