Ieri lungo l’autostrada Messina Catania, tra Giarre e Fiumefreddo, è successo un incidente con tre feriti; la strada è stata bloccata per un po’ e si sono create delle file interminabili con auto incolonnate. Una signora alla guida di una utilitaria si è sentita male ed ha cercato di forzare lo sbarramento di auto che stavano davanti. Una folle ma giustificata corsa verso l’uscita del casello autostradale di Giarre. E sono nate polemiche. Ecco il racconto di Giorgia, senza nulla togliere né aggiungere: “Ieri percorrendo la me- ct c’era un incidente dalla mattina tra Fiumefreddo e Giarre formando una lunga coda di 2 km, eravamo più fermi che in movimento. Io a causa del caldo mi sono sentita male, mi era scesa la glicemia e forte male alla testa da mettermi in confusione ed avevo solo una bustina di zucchero e senza acqua. L’ho presa e l’effetto durò molto poco facendomi sentire ancora peggio. Con me a bordo avevo mia sorella e miei figli tutti piccoli, pertanto ho deciso di percorrere quel tratto fino ad arrivare a Giarre con le quattro frecce ed in corsia di emergenza, nel mentre in soccorso mio era arrivato il mio compagno. Il post che scrivo è per quei signori che graziosamente con la manina mi hanno mandato a quel paese suonandomi pure ed ALTRI CHE PER NON FARMI PASSARE SI STRINGEVANO ALLE MACCHINE PIU AVANTI. Io spero che leggano questo post per dirgli che io non faccio parte di quei famosi furbetti che vanno in corsia di emergenza per nulla: IO ERO LA GUIDATRICE E CON ME C’ERANO MINORI, IO STAVO MALE E DOVEVO METTERE AL SICURO LORO, pertanto la prossima volta invece di giudicare prestate aiuto a chi vedete nella corsia di emergenza. Scusate non voglio passare per vittima ma voglio solo dire che non siamo abituati a vedere persone che stanno male in corsia di emergenza (ma solo stronzi) e quando davvero c’è qualcuno che ha improvvisamente gravi problemi di salute, gli stronzi ti bloccano il passaggio (nella corsia dove non potrebbero stare) e non ti fanno passare.
Ieri dopo l’incidente sull’A18, tra Giarre e Fiumefreddo, una signora intrappolata tra le auto incolonnate si è sentita male. Il racconto
