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Furci, il Comune fa cassa con l’autovelox tarato al 40 km/h? Critiche e contestazioni

Furci Siculo –  L’autovelox della polizia municipale non perdona. Il numero di multe per eccesso di velocità, che nel piccolo comune jonico è di 40 km/h, continua a creare accese proteste. Le fotografie scattate e le sanzioni fatte sono a centinaia e altrettante sono le contestazioni degli automobilisti indisciplinati. Sanzioni che partono da 42 euro per un minimo eccesso di velocità più le spese di notifica e accertamento che ammontano a 17 euro. Certamente non vogliamo tutelare gli automobilisti scorretti, ma è necessario fare chiarezza, evidenziando che Furci Siculo ha il primato, nei lungomari jonici in cui si è obbligati a circolare per raggiungere gli altri centri abitati, del limite di velocità pari a 40 chilometri orari quando in tutti gli altri comuni è di 50 km/h.

C’è da sottolineare che l’autovelox viene posizionato durante le ore di maggiore  traffico, cioè quando i pendolari percorrono il tratto del lungomare per recarsi al lavoro, mentre nel pomeriggio e nelle ore notturne non c’è  nessun rilevatore di velocità, proprio quando i pedoni dovrebbero essere pure  tutelati. In questo periodo di pandemia e di crisi economica, a Furci Siculo, basta viaggiare con l’auto a 49 km/h (considerando di aver superato il 5% di tolleranza) e s’incorre in una sanzione pari a 59 euro, quando invece negli altri Comuni si è perfettamente in regola. Furci si contraddistingue anche per questo.

Da sottolineare come in questo periodo di fioritura delle tamerici i segnali che indicano il limite di velocità si scorgono solo a qualche metro (se non si è costretti ad essere particolarmente attenti a quanto succede sulla sede viaria) e alcuni di essi risultano sbiaditi. Sul lungomare è presente anche il segnale di accertamento elettronico della velocità.

Tuttavia i segnali permanenti possono essere utilizzati per le rilevazioni con i dispositivi di rilevazione temporanea se l’impiego degli autovelox mobili non è occasionale, ma ha un carattere di sistematicità (in questo caso deve essere l’amministrazione a provare la sistematicità della rilevazione in quello specifico punto, come confermato dal Tribunale di Latina con la sentenza 2330 del 1 ottobre 2019).

Quindi in caso di occasionalità della rilevazione con autovelox mobili, su un tratto di strada in cui è presente la segnalazione per la rilevazione con dispositivi fissi, l’attività di accertamento dovrà essere segnalata con segnali o dispositivi temporanei, pertanto ci sarà un obbligo di doppia segnalazione. Il segnale mobile dovrebbe essere posizionato ben visibile sulla carreggiata ad una distanza idonea, preferibilmente a 150 metri per le strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento.

Sicuramente l’amministrazione comunale insieme al corpo di polizia municipale potrebbe trovare una soluzione a questo problema, che ha innescato critiche e contestazioni, affinché ci sia equità tra coloro che viaggiano lungo il litorale jonico, sempre rispettando l’incolumità dei pedoni.

Sarebbe opportuno che la macchina dei vigili, all’interno della quale è posizionato lo strumento di rilevazione, fosse ben visibile e non nascosta tra le auto proprio per evitare di indurre gli automobilisti a pensare che non sia un semplice deterrente ma un modo per fare cassa.

 

 

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