29 C
Santa Teresa di Riva
giovedì, Giugno 5, 2025
HomeDalla SiciliaEruzione dell'Etna, turisti in fuga ed è polemica sulle guide vulcanologiche

Eruzione dell’Etna, turisti in fuga ed è polemica sulle guide vulcanologiche

L’eruzione dell’Etna del 2 giugno ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle escursioni, innescando un acceso confronto tra operatori turistici e guide vulcanologiche. Le spettacolari immagini diffuse sui social, che mostrano escursionisti vicini al fronte del flusso piroclastico generato dal crollo del fianco nord-orientale del cratere di Sud-Est, hanno sollevato interrogativi sull’opportunità delle escursioni in quota durante fasi di attività esplosiva. Il vulcanologo dell’Ingv di Catania Boris Behncke ha ricordato che l’Etna, spesso definito erroneamente un vulcano “gentile”, è in realtà uno dei più attivi d’Europa, capace di parossismi violenti e imprevedibili, come quello verificatosi il 2 giugno, il primo dopo un anno e mezzo.

Le guide vulcanologiche di Etna Nord hanno risposto alle critiche spiegando di aver operato in condizioni di sicurezza, valutando in tempo reale i rischi e mantenendo le distanze adeguate. “Il nostro compito è guidare con responsabilità – hanno scritto su Facebook – la figura della guida esiste proprio perché c’è un rischio, che va gestito con preparazione e rispetto”. Ma non sono mancate le polemiche. Francesco Russo Morosoli, patron della Funivia dell’Etna, ha denunciato “l’anarchia totale” nella zona di Etna Nord, chiedendo un tavolo tecnico immediato per regolamentare le attività e sanzionare chi non rispetta le norme: “Chi sbaglia deve pagare. Noi abbiamo rispettato le regole, ma non è accettabile che altri operatori agiscano senza alcun controllo”. Morosoli ha anche proposto una nuova perimetrazione del comprensorio per garantire una gestione più ordinata e sicura del turismo sul vulcano.

I piu' letti