Due preoccupazioni assillavano i cittadini di Nizza di Sicilia, l’acqua inquinata e la puzza in tutto il paese. La prima è stata risolta, il fetore resta. Con una ordinanza firmata dal sindaco Natale Briguglio, la numero 88 del 31 luglio, è stata revocata con effetto immediato quella precedente di non potabilità, specificando che “da questo momento l’acqua torna ad essere sicura, pienamente utilizzabile per tutti gli usi”. Sono passati quasi dieci mesi da quando è stato scoperto dell’arsenico nella condotta idrica, dieci mesi di sofferenze come ha spiegato su facebook A.DB. “troppe spese abbiamo dovuto affrontare, comprando confezioni di acqua a non finire, dal semplice bene al cucinare”. Adesso il problema è stato risolto, collocando dei filtri che purificano l’acqua in uscita sia dal serbatoio che dai pozzi. Dopo dieci mesi l’incubo è finito. Ma ne resta un altro, non meno importante del primo. Il paese è circondato giornalmente da un fetore insopportabile, sprigionato dal depuratore consortile; una puzza che ha messo in crisi diverse famiglie, costrette a stare con le finestre chiuse (con questo caldo africano) per tutto il giorno e la notte. I cittadini di Nizza hanno chiesto al sindaco quest’altro miracolo, come ha evidenziato O.L. “sindaco risolviamo la puzza e non ci saranno più problemi”. Per una cosa o per un’altra i nizzardi sono costretti ancora a soffrire. Intanto il sindaco Natale Briguglio dopo l’ordinanza dell’acqua potabile ha scritto un post specificando: “Dopo mesi di lavoro, sacrifici e monitoraggi costanti, la nostra comunità riacquista un diritto fondamentale: l’accesso all’acqua potabile. Un risultato raggiunto con determinazione, trasparenza e concretezza. Grazie a chi ha reso possibile tutto questo, grazie ai tecnici e agli operai, fino a chi ha creduto in questo percorso sin dall’inizio. Oggi festeggiamo un traguardo importante”.