Al Centro polivalente di Scaletta Zanclea, su convocazione di Cateno De Luca sindaco di Taormina, si sono riuniti i primi cittadini (non proprio tutti per la verità) dei Comuni interessati al raddoppio ferroviario, per fare chiarezza sulla delibera della giunta regionale in ordine al punto in cui la stessa dispone il mantenimento dal vecchio tracciato ferroviario e che ha suscitato l’allarme delle amministrazioni coinvolte. Su questa riunione pubblichiamo una riflessione del Comitato Jonico Beni Comuni: “Una criticità riguarda l’assenza di una visione strategica per la rifunzionalizzazione dell’attuale tracciato ferroviario. Il rischio, senza una progettazione condivisa e lungimirante, è quello di perdere un’importante occasione per rafforzare il senso di appartenenza a una vasta area metropolitana e migliorare la mobilità interna. Progettare una destinazione alternativa per il vecchio tracciato – che sarà probabilmente dismesso – rappresenta un’opportunità da non sprecare. È necessario un coordinamento virtuoso tra le amministrazioni comunali coinvolte, chiamate a superare una visione ristretta per abbracciare una visione di area vasta. L’obiettivo è quello di delineare soluzioni che, in armonia con le esigenze ambientali e paesaggistiche, garantiscano servizi di trasporto pubblico efficienti e sostenibili, capaci di rispondere alle necessità della popolazione locale (si pensi ad esempio agli studenti di scuole superiori che si devono spostare quotidianamente per raggiungere la propria scuola) e di favorire anche lo sviluppo commerciale e turistico. Questa potrebbe essere la vera compensazione rispetto ai disagi – che si spera non si trasformino in disastri – che la collettività sta già subendo e continuerà a subire per la realizzazione della nuova linea ferroviaria. Non pensare a un collegamento pubblico, stabile e capillare tra i centri urbani della riviera jonica significa condannare questi paesi rivieraschi a una progressiva asfissia sociale ed ambientale. Non è compito di chi solleva queste criticità definire concretamente come mantenere in vita tale collegamento, ma è essenziale affermarne il principio. Saranno poi le competenze tecniche e istituzionali a tradurlo in realtà”.


