“Per parlare di immigrazione con piena consapevolezza devi andare a vedere un hotspot, capire cosa si vive lì e guardare in faccia i migranti”. Così il senatore M5S Ettore Licheri a margine della visita di ieri all’hotspot di Lampedusa da parte della delegazione M5S impegnata in una due giorni di visita sull’isola e composta da Dolores Bevilacqua, Anna Bilotti, Roberto Cataldi, Ketty Damante, Gabriella Di Girolamo, Valentina D’Orso, Ettore Licheri, Sabrina Licheri, Ada Lopreiato, Pietro Lorefice, Luca Pirondini, Elisa Pirro, Elena Sironi, Roberto Traversi e il capogruppo M5S nella Regione Liguria, Stefano Giordano.
“L’immigrazione – affermano i parlamentari M5S – non può essere gestita con slogan come il blocco navale e il protocollo Albania, sventolati inutilmente dal governo Meloni. E Lampedusa chiede di essere ascoltata, ha bisogno di investimenti in sviluppo, per sostenere diversi settori economici. Dei 45 milioni di euro stanziati dal governo Meloni, a parte gli annunci, non si hanno notizie. Ad ogni emergenza fanno seguito anche nuove strutture militari. E’ imminente l’apertura di un commissariato di Polizia con 48 unità in più, mentre a Palermo, che è in preda alla criminalità di strada, vengono destinati solo 3 agenti in più. Questa isola ha imparato a gestire un flusso migratorio impressionante facendo ricorso a ogni mezzo. Nel 2023, anno del record di sbarchi, la struttura sanitaria locale ha dovuto inaugurare nuovi protocolli per affrontare un numero enorme di emergenze di varie tipologie e livelli. Il Poliambulatorio di Lampedusa garantisce a tutti coloro che ne hanno bisogno – migranti, residenti o turisti – tantissime prestazioni con copertura diurna e notturna, con venti branche specialistiche. Grazie al Pnrr ottenuto nel 2020 a Lampedusa sorgerà una casa di comunità hub. Ma non basta, a chiedere di poter lavorare al meglio sono, ad esempio, anche i pescatori e gli albergatori. Il governo garantisca alle Pelagie l’attenzione che meritano”.