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venerdì, Giugno 13, 2025
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Assunzione per vittime di violenza e orfani di femminicidio: l’Ars estende la legge e riapre il dibattito

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato un’importante modifica alla legge varata il 31 gennaio 2024 che prevede l’assunzione presso la Regione Siciliana delle vittime di violenza contro le donne e degli orfani a causa di un femminicidio. La novità principale è l’introduzione della retroattività, che consentirà di applicare la norma anche a fatti avvenuti prima della sua entrata in vigore, purché nei confini della Sicilia e in danno di cittadini italiani residenti nell’isola al momento del crimine.
A promuovere l’emendamento è stato il presidente della Regione, Renato Schifani, e il provvedimento approvato estende le tutele anche ai figli di cittadine straniere vittime di femminicidio, a patto che siano rispettati specifici requisiti. Ma se da un lato la misura è stata accolta con favore per il suo intento riparativo, dall’altro ha suscitato perplessità e critiche dai banchi dell’opposizione.
Mario Giambona, vicecapogruppo del Partito Democratico all’Ars, ha dichiarato: “Siamo favorevoli al principio della norma, ma temiamo che resti l’ennesima incompiuta. Senza un riconoscimento giuridico chiaro del reato di femminicidio a livello nazionale, ogni tentativo rischia di poggiare sul nulla”.
Giambona ha infatti ricordato che nel codice penale italiano il femminicidio non è ancora riconosciuto come reato autonomo, rendendo fragili e potenzialmente inefficaci molte misure adottate a livello regionale o locale: “È indispensabile e urgente che il Parlamento intervenga per colmare questo vuoto normativo. Senza questo passaggio, ciò che è stato approvato oggi rischia di rimanere propaganda”.
La norma approvata dall’Ars rappresenta, almeno sulla carta, un passo avanti nel sostegno concreto ai familiari delle vittime. Ma il dibattito sollevato in aula dimostra che la battaglia per contrastare la violenza di genere resta ancora aperta e profondamente legata alla volontà politica di intervenire in modo organico e determinato.

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