Alì Terme – L’aumento del canone dell’acqua potabile sta avvenendo in tutta Italia. Ad Alì Terme si assiste però ad un caso particolare, cioè ad una convenzione sottoscritta dalla passata amministrazione, che penalizza fortemente le famiglie aliesi. L’ inghippo lo ha spiegato il sindaco Tommaso Micalizzi con un post pubblicato su facebook: “Cosa vedo di fronte, tanti piccoli e grandi problemi da risolvere. A cominciare con il caro bollette, ho convocato una riunione al Comune con i dirigenti e quanti a vario titolo possano fornire utili strumenti per trovare delle soluzioni ad un problema che attanaglia le nostre famiglie. Non starò qui a ripercorrere il tema delle responsabilità di un potabilizzatore che pesa come un macigno sulle teste di Noi cittadini attraverso una convenzione blindata con scadenza 2032. Ricordo che a quel tempo, da capogruppo della minoranza contrastai ferocemente quella stipula di convenzione, che ricordo a me stesso, come ricordo a me stesso la frase dell’autorevole sindaco del comune di Alì, il compianto Avv. Titta Di Blasi, che alla proposta di convenzione per il suo Comune, rispose in modo perentorio: “QUA AD ALI’ I CICIRI SI COCIUNU BENE CON L’ACQUA CHE ABBIAMO”. Non è il tempo delle polemiche e delle facili strumentalizzazioni (potrei farlo anche io e sarebbe molto facile), ma delle responsabilità di scelte che devono essere prese per mitigare le sofferenze degli Aliesi. Se ci sono stati degli errori, una volta verificati, verranno corretti. Gli Uffici comunali sono già al lavoro. Appuntamento al Consiglio Comunale dove si parlerà anche, ma non solo, di questo”.
Alì Terme, svelato il caso del “caro bollette”
