Emozione, intensità e partecipazione profonda hanno segnato la prima nazionale di Zattere nel mare, il nuovo progetto artistico di Santi Scarcella, andato in scena ieri 23 dicembre 2025 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Una serata che ha attraversato registri diversi – dal sorriso alla riflessione, fino alla commozione collettiva – conquistando il pubblico presente in sala.

«Siamo tutti zattere in questo mare in tempesta. E da soli non ci possiamo salvare». Con queste parole, dense di significato e attualità, Scarcella ha concluso lo spettacolo, suggellando un percorso emotivo che ha coinvolto la platea dall’inizio alla fine.
Momento centrale della serata è stata la partecipazione straordinaria dell’attore Daniele Perrone, che ha dato voce al padre del maestro Scarcella. Un intervento intenso, quasi sacrale, culminato in un messaggio essenziale e potentissimo – «Vai, vai…» – capace di attraversare il teatro come un colpo al cuore. Un frammento di vita che ha accompagnato il pubblico fino all’ultimo brano in scaletta, La Rizza, provocando una commozione generale.

Sul palco anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Tortorici, protagonisti di un coro partecipato nel brano Zattere nel mare, che ha rafforzato il senso corale e comunitario del progetto. Impeccabile l’Orchestra d’Archi del Teatro Vittorio Emanuele, diretta dal M° Alberto Maniaci, così come la band composta da Nicola Costa, Puccio Panettieri, Francesco Luzzio, Eugenio Garufi, Monica Proietti e Giulia Mancini, capace di dare a ogni brano una forza espressiva intensa e, al tempo stesso, una rara delicatezza.

A rendere la serata ancora più simbolica, la presenza sul palco del pianoforte recuperato dalla Guardia Costiera, quello con la scritta “salvami”, divenuto emblema di memoria e speranza. «Almeno per questa volta, la cultura è stata salvata», ha dichiarato Scarcella visibilmente emozionato.
Zattere nel mare si conferma così un progetto artistico e umano di grande impatto, capace di unire musica, parole e testimonianze in un racconto collettivo che parla al presente e interroga le coscienze.


