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lunedì, Ottobre 20, 2025
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Il vice sindaco di Roccalumera Antonio Garufi risponde alla sorella

“La mia responsabilità come amministratore: l’incolumità pubblica sopra ogni affetto”. Così iniziata il comunicato del vice sindaco Antonio Garufi in risposta alla lettera della sorella Chiara, che aveva attaccato l’amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Lombardo, “pronta a tagliare un albero ma a non risolvere i veri problemi del paese”. E ci sono state pure espressioni pesanti. “dove c’era l’albero (tagliato per volere dei tecnici comunali ndc) adesso resta il vuoto, la terra spoglia, mentre Roccalumera continua a cadere a pezzi”. Il vice sindaco ha voluto fare chiarezza su questo delicato problema, con un comunicato in cui spiega i vari passaggi del provvedimento. Lo pubblichiamo senza nulla togliere: “Ho letto con attenzione la “Lettera Aperta” riguardante l’abbattimento dell’esemplare di Erythrina caffra sul lungomare. Riconosco che l’autrice, Chiara Garufi, è mia sorella. Questo dettaglio, che investe la mia sfera personale, rende la situazione eccezionalmente delicata, ma al tempo stesso mi impone di essere ancora più chiaro e fermo nel ribadire i principi che guidano la mia azione politica. Comprendo il sentimento di amarezza per la perdita di un elemento naturale apprezzato. Tuttavia, in qualità di Vice Sindaco, il mio dovere primario non è quello di assecondare l’emozione, ma di garantire la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini di Roccalumera. La decisione di abbattere l’albero non è stata una scelta dell’Amministrazione fatta con leggerezza, ma una misura cautelare necessaria e obbligata, che io ho avallato con piena cognizione di causa e responsabilità. La scelta è stata motivata da una relazione agronomica che, sebbene l’albero apparisse sano, ne attestava una “potenziale pericolosità futura”. Qui interviene il mio ruolo e la mia storia di uomo delle Istituzioni: Come amministratore, non posso permettermi il lusso di ignorare un rischio potenziale che potrebbe tramutarsi in tragedia. Attendere l’evento dannoso per agire sarebbe imperdonabile. Il mio avallo all’ordine di abbattimento è l’assunzione di responsabilità che un amministratore deve avere quando è in gioco la vita umana. Per me, l’interesse pubblico è un principio sacro che trascende e neutralizza ogni legame personale. La mia intera vita, prima ancora di ricoprire cariche pubbliche, è stata un esempio di rigorosa separazione tra l’interesse della comunità e quello personale o familiare. In questa circostanza, dove il sentimento espresso da mia sorella si scontra con il mio dovere istituzionale, io scelgo sempre e comunque il bene pubblico. Non c’è parentela o affetto che possa farmi deviare dall’obbligo di tutelare l’incolumità dei miei concittadini. Per quanto riguarda le critiche sulla risoluzione dei problemi del paese (strade, marciapiedi, aiuole), è doveroso precisare che la programmazione di questi interventi strutturali è significativamente rallentata dalle difficoltà economiche e dalla ristrettezza delle risorse che il Comune sta attraversando. È però evidente che l’efficienza mostrata in una questione di sicurezza non è un’eccezione, ma l’applicazione della priorità assoluta che l’incolumità deve avere, anche in un contesto di ristrettezze finanziarie. In conclusione, l’eliminazione di quell’albero è la dimostrazione pratica che, nel mio esercizio di amministratore, il rispetto per la sicurezza collettiva prescinde ogni altro sentimento, inclusi quelli espressi dai familiari più stretti. La mia persona non può e non deve essere confusa con l’interesse privato; io sono al servizio di tutti”.

Il Vice Sindaco di Roccalumera Antonio Garufi

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