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lunedì, Ottobre 20, 2025
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Guerra all’interno della maggioranza: “Roccalumera merita altro” ha dichiarato la sorella del vice sindaco

“Roccalumera merita altro. Merita amministratori che non siano miopi” lo ha dichiarata la sorella del vice sindaco, Chiara Garufi, con una lettera aperta indirizzata a chi con cinica freddezza ha ordinato di tagliare un rigoglioso albero, che per dieci anni aveva regalato, colore, ombra e bellezza a tutto il lungomare. Ecco la “lettera aperta” senza nulla togliere né aggiungere: “L’Erythrina caffra del lungomare non c’è più. Rara, fiorita di rosso corallo, piantata da un cittadino nel 2015 e cresciuta da sola, aveva regalato per dieci anni colore, ombra e bellezza al nostro paese. Un albero sano, forte, rigoglioso. Un mese, tre date, una motosega: così il Comune di Roccalumera ha deciso di fare a pezzi un albero rigoglioso. Per anni si è chiesto che fosse potato e curato. Nessuna risposta. Poi, all’improvviso, in poche settimane: sopralluogo, relazione agronomica e abbattimento totale. Un agronomo scomodato… per un albero? La relazione lo definiva in futuro “potenzialmente pericoloso”. E così, preventivamente, si è deciso di tagliare ed eliminare il problema. È questa la soluzione giusta? Distruggere invece di potare, preservare e curare? Un’efficienza sorprendente: mezzi pronti, uomini pronti, decisione lampo. Peccato che tanta solerzia emerga solo per tagliare un albero, e non per risolvere i veri problemi del paese. Ora resta il vuoto, la terra spoglia e un’amarezza profonda, mentre Roccalumera continua a cadere a pezzi tra strade dissestate, marciapiedi rotti, aiuole vuote e un lungomare dimenticato. Con un solo gesto, si è mostrata ancora una volta l’incoerenza di un’amministrazione che da una parte piantuma alberelli “per un futuro verde e sostenibile”, e dall’altra rade al suolo quelli veri, forti, radicati, quelli che quel futuro lo rappresentavano davvero. A chi dava fastidio quest’albero? Perché tanta fretta, tanta solerzia? In appena un mese si è deciso tutto. Domande che resteranno sospese, come tutte le altre che i cittadini rivolgono da anni e che restano senza risposta. Roccalumera merita altro. Merita amministratori che ascoltino, che abbiano rispetto e che non siano miopi. Che sappiano distinguere la cura dall’eliminazione, la scelta ponderata dal gesto impulsivo. Perché gli anziani e la natura raccontano la storia di un paese e una motosega non può cancellarla. Questo gesto lascia dietro di sé delusione, amarezza e la sensazione che si sia perso, ancora una volta, un pezzo di fiducia e di credibilità. Chi ha preso questa decisione ha dimostrato di non vedere, di non sentire, di non capire il valore di ciò che rende un paese vivo. Un plauso amaro a tutti gli attori di questa scelta, da chi ha segnalato con fermezza, a chi ha gestito e a chi ha firmato l’ordine di abbattimento. Avete eliminato un albero, ma con esso anche un simbolo, un ricordo e un’altra occasione di agire con buon senso”.

Chiara Garufi Cittadina di Roccalumera

Ci sono stati pure dei commenti: “Le contraddizioni di questo paese lasciano talmente senza parole; invece di sistemare cose ben più importanti e urgenti si pensa addirittura di tagliare un albero che tutto può fare, tranne che dare fastidio e pericolo” (L.G.)

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