Settembre, che mare che spiaggia: fa piacere vederli puliti. Il mare luccicante, quasi immobile; la spiaggia libera, invitante. Mare e spiaggia a settembre, come sempre, tornano incantevoli. Eppure in agosto c’è stata una rivoluzione di critiche, commenti, di insulti, da Nizza a Roccalumera, da Furci a S.Teresa e S.Alessio: un mare dalle bollicine bianche, con rifiuti trascinati via dalle correnti, con chiazze inquinanti. Eppure in un comunicato diffuso e sottoscritto dai sei sindaci del comprensorio Capo Alì Capo S.Alessio è stato specificato che i depuratori di S.Teresa, Roccalumera (che comprende anche Furci), Nizza di Sicilia (che assorbe anche le acque nere di Alì Terme) e S.Alessio sono tutti a norma e attivi secondo le leggi vigenti. Ma il mare, due giorni si ed uno no, era sporco, unto, ricettacolo di rifiuti. Tantissimi i commenti negativi, anche di turisti che hanno scritto su facebook di non tornare più su queste spiagge abbindolate dalla Bandiera Blu. In effetti come hanno spiegato gli esperti, in agosto i Comuni rivieraschi vengono assaliti da tantissimi vacanzieri, per cui se Roccalumera ha quattromila abitanti arriverebbe a 7 mila; se S.Teresa ha novemila arriverebbe di certo a sedicimila. I vari depuratori, realizzati negli anni, sono stati tarati in base al numero degli abitanti e un sovraccarico li manderebbe in tilt, come sarà successo lo scorso mese di agosto; in alternativa, ammesso che i depuratori del comprensorio Capo Alì Capo S.Alessio funzionassero a dovere, le acque sporche potrebbero essere trascinate dalle correnti del depuratore di Messina (installato a Mili marina). Per cui, due mesi prima che arrivi il mese di agosto 2026 sarebbe opportuno programmare un monitoraggio delle acque marine per la balneazione (con Arpa) oppure contattare la Guardia Costiera o l’associazione ambientalistica Legambiente, tramite il servizio Sos Goletta. Lo faranno i Comuni o ci sarà un ritorno al passato?