Una serata che doveva celebrare la grande lirica si è trasformata in un caso di disorganizzazione, proteste e tensioni. Domenica sera, al Teatro Antico di Taormina, lo spettacolo Aida di Giuseppe Verdi, inserito nel cartellone del Sicilia Classica Festival, è iniziato con ben un’ora e mezza di ritardo, tra fischi, urla e richieste di rimborso da parte degli spettatori.
La rappresentazione, prevista alle 21, è cominciata solo alle 22.30, dopo l’intervento delle forze dell’ordine. Alla base del ritardo, secondo quanto ricostruito, la protesta di diversi artisti per presunti mancati o ritardati pagamenti. Alcuni spettatori, esasperati dall’attesa e dalla mancanza di comunicazioni chiare, si sono recati al botteghino del Palazzo dei Congressi per chiedere spiegazioni e rimborsi. In più, si sarebbero verificati disguidi tecnici, con alcuni spettatori che hanno denunciato di aver pagato due volte il biglietto a causa di problemi informatici.
Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha parlato di “uno spettacolo disorganizzato che ha messo a rischio l’incolumità del pubblico e arrecato un danno gravissimo all’immagine della città”. A fronte di quanto accaduto, l’amministrazione comunale ha chiesto al direttore del Parco Archeologico la revoca immediata della concessione per Carmen, programmata per il 13 settembre e organizzata dalla stessa associazione.
“Il Teatro Antico è un bene identitario di valore universale, simbolo della storia e della cultura della Sicilia. Non possiamo permettere che la disorganizzazione e l’inadempienza di alcuni soggetti mettano a rischio la sicurezza degli spettatori e l’onore della città”, ha dichiarato De Luca, annunciando anche la possibilità di segnalare l’accaduto alle autorità competenti per valutare eventuali responsabilità.
Una serata che doveva rappresentare un momento di prestigio internazionale per Taormina, si è così trasformata in una pagina amara per il pubblico, per gli artisti e per l’immagine stessa del Teatro Antico.
