La Jonica riparte da una solida certezza: mister Enzo Famulari. Tecnico preparato che ha dato anima e corpo per i giallorossi. Dopo la sfortunata passata stagione, la squadra lunedì inizierà la preparazione pre campionato. Ufficiali i gironi di Eccellenza ed i giallorossi non sono stati ripescati. Si attende il verdetto del Tribunale Federale sulla gara Mazzarrone – Real Siracusa ma al momento la situazione è che la Jonica disputerà il torneo di Promozione.
Abbiamo rivolto un paio di domande a mister Famulari che con la sua classica sincerità ha analizzato in maniera lucida e chiara la situazione della compagine giallorossa
D – Mister Famulari, iniziamo dalla fine dello scorso anno. Come ha vissuto la retrocessione? Pensa sia stata immeritata o si poteva fare di più?
R- “Una retrocessione pesa parecchio, anche se chi la subisce ha sempre delle spiegazione risolutive da mettere sul tavolo, definiamola pure invece particolare e mi fermo qua senza andare in profondità (perderemmo solo tempo). Sempre si può fare di più, solamente che ci sono modi e tempi da rispettare”.
D – Si riparte dalla Promozione, qual è l’obiettivo? Vincere il campionato?
R- “Vincere è sempre difficile, intanto cercheremo di essere protagonisti sapendo le insidie che ci aspettano”.
D – E’ contento dell’organico che sta allestendo la società?
R- “Siamo un cantiere aperto con poche conferme e tante novità che ancora non sono certezze, ne riparleremo alla chiusura del mercato”.
D – Da quello che si percepisce in questo calcio mercato, tenendo conto che non si sanno gironi o ripescate, chi pensa possa avere una squadra competitiva ?
R- “Tante squadre si stanno attrezzando per tentare il salto di categoria ma ancora non ci sono certezze sui gironi e dunque ne riparleremo in seguito”.
D – Per concludere, che messaggio si sente di dare ai tifosi della Jonica in prospettiva del prossimo campionato?
R- “Alla Jonica non siamo abituati a fare proclami né a vincere campionati a luglio, la società mantiene da anni uno stile ed una organizzazione che esula dal risultato sportivo e dalla categoria in cui compete, questo è un biglietto da visita non da poco”.
