S.Teresa di Riva – Dopo vent’anni dalla prima volta, l’associazione “Amici di Onofrio Zappalà” ha fatto memoria della strage di Bologna del 2 agosto 1980, dove ha perso la vita il giovane Zappalà. Si è trattato di un evento speciale, caratterizzato dal riconoscimento onorifico del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ancora una volta ha voluto donare la Medaglia di rappresentanza. In questa occasione ha presenziato da ospite privilegiato don Luigi Ciotti, quasi un padrino dell’associazione che è ritornato per la terza volta, portando i fiori alla tomba di Onofrio a Sant’Alessio e celebrandone la messa all’aperto davanti alla parrocchia. La sua omelia è stata un monito vibrante per non fare della memoria un semplice rito, per non lasciare cadere nella dimenticanza il sacrificio di giovani vittime della violenza, di non restare prigionieri del male, ma di essere responsabili e credibili testimoni della giustizia. Per questo tutti siamo chiamati al cambiamento che desideriamo, a metterci in gioco perchè Dio ha bisogno delle nostre mani per soccorrere i più deboli, ha bisogno della nostra voce per far sentire la verità e ricercarla sempre, nonostante gli ostacoli. E’ giusto collaborare per il bene di tutti, disposti a trasformare la realtà inquietante ed infausta con il vangelo, la parola di Dio, che vuole affermare la giustizia in ogni luogo e rendere operativi i principi della Costituzione. In questo momento è opportuno stare dalla parte dei più fragili, dei poveri, che fanno fatica e restano vittime innocenti in tanti posti della terra, perchè non si può accettare che la vita mortifichi altra vita, quella più inerme, innocente, innocua. Non ci sono parole quando si deve vedere nella barbarie di violenza, di stragi, di stermini continuati spazzare via il fior fiore della vita ed occorre lottare non per il quieto vivere, ma per una vita di pace disarmata e disarmante, che ci faccia testimoni dell’amore del Signore e costruttori di speranza in cammino per le vie di questo mondo nella luce della giustizia. L’evento della memoria e del premio del “Premio Zappalà 2025” si è concluso in serata nella Villa Crisafulli-Ragno, di Santa Teresa di Riva, dove oltre a don Luigi Ciotti, sono intervenuti Paolo Borrometi, giornalista e scrittore antimafia ed il colonnello Lucio Arcidiacono, comandante provinciale dei Carabinieri di Messina, che hanno ricevuto il premio per il 2025. Ancora una volta il valore del ricordo, grazie alla presenza di un folto pubblico e di protagonisti esemplari della vita sociale, professionale ed istituzionale, è stato un momento intenso, di confronto e di conoscenza, di commozione e di crescita nel senso del proprio diritto e dovere a far parte di un processo di cambiamento sociale. Pertanto si cerca di rendere a tutti giustizia e pace, attraverso la via della verità e della condivisione del bene comune, con l’orizzonte della speranza per i più giovani, grazie anche alla “mission” perseverante dell’associazione impegnata a suscitare con la memoria maggiore consapevolezza dei tempi che si vivono oggi, frutto di un passato da rielaborare e proiettare in un futuro migliore.