Buona domenica a tutti, sono le ore 11.00 e mi voglio sfogare su questa piazza pubblica, per la rabbia, l’impotenza, la delusione che ho appena provato. Sono sceso a mare poco fa tutto contento di poter fare un bagno rinfrescante e terapeutico per il corpo, dopo aver ritemprato lo spirito con la santa messa domenicale. Ho visto tanta gente sulla spiaggia, folla di bagnanti sotto gli ombrelloni in quadruplice fila, lidi al completo, niente spazi per posare indumenti e asciugamani. Ottimo risultato per la spiaggia a bandiera blu e ne vado fiero da cittadino di un comune così ambito per turisti e avventori passeggeri. Anch’io volevo usufruire della giornata di mare tanto bella che offre la natura per contrastare il caldo eccessivo, in questo giorno di festa per tutti desideravo tuffarmi nell’acqua benedetta e ringraziare il Signore per i benefici che ci offre. Purtroppo, raggiunta la riva, comincio a vedere le bollicine e sento un papà che vuole far uscire a tutti i costi suo figlio di cinque anni, perchè sta passando una scia oleosa di color grigio, che si mette a piangere e mi fa tenerezza. Vedo altri che stanno con i piedi nell’acqua incerti e si mettono in attesa, altri che guardano inermi, stufi di assistere all’odiosa scena della corrente che trasporta “munnizza” o forse “merda” oppure “fanchiglia infetta”. Non mi va più di gettarmi dentro i rifiuti prodotti dallo stesso essere umano, dallo schifo della società dell’opulenza, dalla cattiva gestione dei beni Comuni, perchè ognuno fa quello che vuole, perchè manca l’amministrazione dei beni ricevuti in dono per la salute pubblica, perchè non c’è responsabilità a tutti i livelli ed ognuno tira per il suo. Non si riescono a prendere decisioni collettive, di comprensorio, di osservatorio ambientale per valorizzare il territorio, tutelare l’area dove si vive, l’essenziale per avere a cuore il proprio paese, quello che è di tutti che ci abitano o ci vengono per trascorrere l’estate, magari a costo di sacrifici. Ho pensato alle tante famiglie attirate dalla pubblicità, dalla propaganda superficiale, dall’illusione di un mondo disegnato a colori Blu, Verde, Rosa, ma in realtà non c’è niente di vero. L’attrazione si scontra con il nulla, perchè i servizi, la sovrastruttura non serve, viene vanificata dal deserto dell’essenziale, l’acqua pulita e salutare. Certo non è un problema di adesso e la colpa ricade su quelli di prima, che non hanno fatto niente, ma quando si viene a conoscenza occorre porre rimedio, prendersene cura con trasparenza, lealtà ed onestà perchè la politica non si fa per quello che voglio, mi piace e mi interessa, ma per quello che devo a tutti quelli che hanno bisogno di servizi efficienti ed efficaci per il bene comune. (Santo Trimarchi)