Demolire la passerella tra il lungomare di Nizza di Sicilia e Alì Terme sarebbe un grave errore. Lo sostengono i politici, gli amministratori comunali, gli automobilisti, i pendolari, la popolazione. E sarebbe un errore grave perché nei momenti di pericolo potrebbe fungere come via di fuga o per smaltire la caotica circolazione, specialmente nei mesi estivi quando turisti e vacanzieri affolleranno i due Comuni. I sindaci, Natale Briguglio e Tommaso Micalizzi hanno già avviato le procedure per incontrare i dirigenti dell’Anas, di Rfi e il titolare della ditta che sta procedendo per la costruzione del doppio binario. L’impresa non sarà certamente facile, anche perché esiste un precedente con la passerella tra Furci e Roccalumera. La via di fuga sul torrente Pagliara è stata motivo di ricorsi e controricorsi e alla fine l’Anas e il Genio Civile di Messina (per conto della Regione) hanno detto di no. E il sindaco di Roccalumera per evitare il passeggio ha sbarrato con lastre di cemento l’ingresso, che neanche i carri armati potrebbero scavalcare. E ogni estate si verificano ingorghi a non finire soprattutto all’uscita dell’autostrada, che la via di fuga avrebbe sicuramente evitato. La passerella sul Nisi sarebbe certamente utile per la collettività e per l’intero comprensorio, ma il percorso non sembra tanto facile.