Messina – I sindaci Matteo Francilia (Furci Siculo), Gaetano Argiroffi (Roccalumera) e l’ex sindaco Sebastiano Foti (Furci Siculo) sono stati assolti dal Tribunale di Messina perché “il fatto non sussiste”. Erano stati incriminati per abuso d’ufficio al tempo della rimessa in funzione della passerella tra il lungomare di Roccalumera e Furci Siculo e dopo tanti anni sono stati assolti. In precedenza assolti anche gli ex sindaci Gianni Miasi (Roccalumera e) e Bruno Parisi). Si chiude così una triste vicenda, con l’assoluzione di tutti i sindaci, che hanno lottato per tenere in vita la passerella, ritenuta utile ed indispensabile (specialmente d’estate) per smaltire la caotica circolazione viaria. Hanno difeso gli avvocati Antonio Scarcella (Foti), Carmelo Saitta (Argiroffi), Maria Teresa Palumbo e Alfio Pennisi (Francilia). Sull’argomento ospitiamo una riflessione dell’avv. Carmelo Saitta di Roccalumera che ha difeso il dott. Gaetano Argiroffi: “Egregio Direttore ho il piacere di comunicarLe l’esito del processo penale a carico di Matteo Francilia, Sebastiano Foti e Gaetano Argiroffi, i primi, due Sindaci di Furci Siculo, il secondo, Sindaco di Roccalumera, tutti imputati dei reati di occupazione di demanio fluviale, di pericolo alla salute pubblica per eventi da inondazione e di rifiuto di atti di ufficio per non aver eseguito l’ordine di rimozione della passerella sul Torrente Pagliara. La contestazione dei reati risale a fatti occorsi dal 2007 al 2019, legati alla realizzazione della passerella sul Torrente Pagliara dall’ANAS, quale tracciato viario alternativo al ponte posto più a monte sulla SS 114, onde consentire dei lavori di riparazione allo stesso. Tracciato viario nato per soddisfare una necessità transitoria e poi rivelatosi un’arteria viaria indispensabile specie nel periodo estivo per decongestionare il traffico, a causa delle presenze elevate dei turisti in estate. Senonchè il Genio Civile dopo qualche tempo dalla sua realizzazione decise che la passerella de qua venisse rimossa ed emanò un’ordinanza di demolizione mai eseguita. Provvedimento che avrebbe dovuto essere eseguito dall’ANAS, ma della cui inottemperanza vennero incolpati i predetti Sindaci. Oggi dopo un percorso giudiziario travagliato, occorso prima innanzi al GUP e poi innanzi alla Prima Sezione del Tribunale Penale di Messina, Collegio presieduto dalla dott.ssa Adriana Sciglio, è stata emessa la sentenza di assoluzione che scagiona da ogni colpa i Sindaci imputati, perché il fatto non sussiste, venendo posta la parola fine ad una vicenda giudiziaria che ha fatto tribolare non poco gli interessati rei di fatti a loro non riconducibili, specie ove si consideri che gli stessi sono stati imputati ai sensi dell’art. 328 del codice penale, attinente al rifiuto di atti di ufficio, che ove sussistito avrebbe comportato la loro decadenza dalla carica ai sensi della legge Severino. Nell’occasione Matteo Francilia è stato difeso dagli Avv.ti Palumbo e Pennisi, Sebastiano Foti da Antonio Scarcella e Gaetano Argiroffi da Carmelo Saitta. Subito dopo la sentenza il sindaco di Furci Matteo Francilia ha dichiarato: “Ho sempre avuto fiducia nella magistratura, sono stato sempre certo della correttezza del mio operato e sicuro che la mia estraneità ai fatti, così come contestati, sarebbe stata accertata nel processo. Adesso auspico la celere realizzazione del ponte stabile tra Furci e Roccalumera che anche grazie al mio interessamento è stato già finanziato dalla Regione”.
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