Storia d’amore e di coltello a Savoca. Un giovane ha saputo che la moglie lo tradiva (sarebbe stata vista a letto dal suocero con un giovane di Limina) ed allora ha atteso che i suo rivale in amore transitasse col furgone a San Francesco di Paola (Savoca) lo ha fermato e poi è salito con lui sul furgone Doblò. Ma stranamente non era il presunto amante della moglie, era il fratello. Però il marito tradito accecato dalla gelosia lo ha condotto sotto minaccia a Scìfì, qui lo ha fatto scendere dal furgone ed ha dato fuoco al Doblò. Allontanandosi, mentre il mezzo veniva aggredito dalle fiamme, il marito tradito avrebbe minacciato di morte l’altro fratello. Sembra la storia di un film, una storia di amore e di coltello, che nella realtà è stata vissuta nei giorni scorsi a Savoca e S.Alessio Siculo. E qui sono entrati in scena i carabinieri di S.Alessio e della compagnia di Taormina, che hanno agito sotto le direttive del capitano Arcangelo Maiello. Da un momento all’altro potrebbero scattare seri provvedimenti, soprattutto nei confronti del marito presumibilmente tradito, che nel mentre pare sia stato denunciato solo per violenza privata. Ma quello che si chiede la gente è un altro risvolto: Non si sa però come sia finita la storia tra la moglie adultera ed il marito tradito, perché in verità è questa la triste realtà di questo dramma familiare.
Ecco cosa dice la gente (ma poi sarà il capitano Maiello a tirare le somme) Pare che che la giovane donna ricevesse ogni mattina il pane da questo ragazzo di Limina e in uno di questi giorni (forse sarà nata qualche simpatia) pare abbia avuto rapporti d’amore. Qualche guardone sembra che abbia visto tutto e riferito al marito, originario di Calatabiano. Che non ha esitato a sfidare il rivale accecato dalla gelosia (storie d’altri tempo) salendo sul furgone e bruciandogli il mezzo subito dopo. Per fortuna era il fratello. Ma la colpa (se colpa ci può essere nel 2019) di chi è? Tutto questo scandalo a chi è servito? Non certamente al giovane di Limina.