Nizza di Sicilia – Oramai è scontro tra il consigliere anziano (di minoranza) Nella Foscolo e l’assessore Giancarlo Forlese. La Foscolo ha inviato la presente nota al Prefetto di Messina, al sindaco e al presidente del consiglio. Eccola senza nulla togliere né aggiungere (ovviamente l’assessore Forlese ha facoltà di replicare):
“OGGETTO: dettaglio motivazioni firma solo per “presa visione”, segnalazione fatti accaduti nel consiglio, richiesta dimissioni Assessore. Forlese, richiesta di intervento di Sua Eccellenza il Prefetto
In qualità di consigliere anziano, facendo seguito alla firma “Per presa visione” e non per approvazione, delle delibere di consiglio n. 29, e 30 del 29 luglio 2019, entro nel dettaglio delle motivazione che mi hanno indotto a tale decisione.
Delibere di consiglio n. 29: esprimo il mio rammarico nel non ritenere la seguente sintesi adeguatamente rappresentativa, di quanto accaduto in consiglio: “Il segretario comunale dà atto che in aula si è generato un duro scambio di battute tra il Consigliere Naclì e l’Ass. Forlese. Avvisa i presenti che non trattandosi di normali interventi inerenti l’ordine del giorno ma di un sovrapporsi confuso di dichiarazioni è impossibile procedere alla verbalizzazione”.
Infatti, pur essendo consapevole, che il verbale rappresenti la sintesi dei lavori, ritengo che non poteva essere omessa la reazione “scomposta” dell’Ass. Forlese (come documentano i primi minuti della videoregistrazione, pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Nizza di Sicilia). La Naclì, amareggiata per il mancato inserimento, nell’ordine del giorno, della sua mozione, relativa alla stabilizzazione dei precari, per il mancato riscontro alle varie richieste di convocazione tavolo tecnico, per la complessa problematica della stabilizzazione dei precari, esterna la sua delusione, per il poco interesse mostrato dall’amministrazione, che avrebbe potuto già dal mese di febbraio 2019 attivarsi, per proseguire con le procedure di stabilizzazione; delusione e sconforto che la inducono al suggerimento: “… cambiate assessore”. Prende la parola il Forlese, ma la Naclì risponde che con lui non vuole parlare, il Forlese scatta in piedi e, con atteggiamento intimidatorio, sbatte, con violenza, il palmo della mano sul tavolo consiliare, urlando e riferendosi agli attacchi che riceve giornalmente su facebook , continuando a dimenare le braccia con una gestualità aggressiva . Inutili sono risultati i tentativi del Sindaco, di calmare, con un contatto fisico rassicurante, l’esplosione d’ira dell’ass. Forlese, tanto che, ad un tratto, decide di trascinarlo, quasi di peso, fuori dall’Aula consiliare; ma, anche dai corridoi, si sentono arrivare le urla del Forlese, intimando che questo schifo deve finire … Continua ad urlare anche la Naclì, palesemente esasperata, riferendosi a “qualità morali messe in dubbio, davanti a tutti, in una Galleria Comunale”, presumibilmente da parte del Forlese, oltre ad offese e quant’altro.
Inoltre, la frase: “Alle ore 18:40 escono momentaneamente dall’Aula il Cons. Naclì e l’Ass. Forlese”, non risponde a quanto accaduto nella realtà, infatti, momentaneamente , per poi rientrare, è uscita solo la Naclì, perché l’ass. Forlese è uscito definitivamente, visto che non è più rientrato, rimanendo assente per tutto il resto della Seduta Consiliare, di cui trattasi.
In riferimento alla delibera di consiglio n. 30, del 29 luglio 2019, ritengo importante inserire l’intervento del Consigliera Vega, che chiede spiegazioni in merito all’utilizzo totale o parziale dei DEI FONDI DI CUI ALL’RT.1 COMMA 107 DELLA LEGGE N. 145/2018, con relativa risposta del sindaco.
Sin qui, la presente ha l’obiettivo, di evidenziare, nel dettaglio, le motivazioni che non mi hanno permesso di firmare “per APPROVAZIONE” , ma solo per “PRESA VISIONE” le delibere di Consiglio n. 29 e n. 30 del 29 Luglio 2019.
Purtroppo, però, ravvedo la necessità di andare oltre, ritenendo doveroso, da parte mia, dichiarare quanto segue:
Purtroppo non è la prima volta che l’ass. Forlese, facendo riferimento a Facebook interviene in Consiglio (senza essere bloccato dal Presidente del Consiglio). Infatti, oltre all’inqualificabile ed inaccettabile comportamento assunto durante il Consiglio Comunale del 29 luglio 2019, la videoregistrazione del 21 agosto 2018 documenta come il Forlese, con grande livore, con una mimica grottesca, abbia potuto leggere tutta la sua dichiarazione, facendo palese riferimento, con termini fortemente offensivi, alla vita privata del popolo di Facebook, di cui fanno parte anche i consiglieri, che non ha avuto nulla a che vedere con i lavori del Consiglio, ma riferendosi alle varie richieste di dimissioni apparse, a seguito del fallimentare e vergognoso EVENTO ESTATE NIZZA IN FESTA, ha insultato il popolo di facebook, evidenziando che in paese di poche anime tutti conoscono vizi e virtù di tutti, parlando anche di disagi interiori e Vite fallimentari… senza essere interrotto dal Presidente del Consiglio, tanto meno ripreso!!!
Se agli Amministratori conviene che tutto ciò passi in assoluto silenzio, con l’assenso del Presidente del Consiglio, che NON HA SPESO UNA PAROLA, per qualificare o ammonire il comportamento grave e inaccettabile dell’Ass. Forlese, mi dispiace ma IO NON SONO D’ACCORDO! In qualità di consigliere anziano, non intendo più avere difficoltà al momento della firma dei verbali! Perché, quando in Consiglio, accadono fatti incresciosi, poi, nella sintesi, risultano “mimetizzati”, come mostrano le mie diverse note, in qualità di Consigliere Anziano, in riferimento a taluni verbali; Come ho spesso ripetuto “Sintesi” non significa “Omettere”. Non intendo più sopportare che un paese umiliato dall’incuria e dall’inciviltà, sia umiliato anche da sedute consiliari scomposte, in cui il Presidente del Consiglio, lontano dall’imparzialità cui è obbligato, sospende un Consiglio Comunale perché “deve andare in bagno”; in presenza di offensive e inadeguate risposte di un assessore, risponde che l’ass. sembra abbia risposto a tutto; permette all’ass. Forlese di offendere la vite private, lasciandolo leggere fino in fondo la sua dichiarazione del 21 agosto 2018. Ma quando sono io a chiedere di leggere una dichiarazione iniziale o un intervento, molto probabilmente, preoccupato degli “affondi” che potrebbero arrivare, nei confronti dell’amministrazione, l’atteggiamento del Presidente, molto spesso, cambia e spesso utilizza la frase: “Non funziona così”, richiamando il regolamento… Ricordo ancora, quando, alla fine della lettura di una mia dichiarazione, mi disse che me ne assumevo tutte le responsabilità!!! Però lo stesso solerte Presidente, che allora ha trovato gravissima la mia dichiarazione, letta e depositata in Consiglio, NON HA TROVATO UNA PAROLA da riferire al “ disdicevole” comportamento, posto in essere dall’Ass. Forlese!!! QUANTO ACCADUTO NEI PRIMI MINUTI DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 29 LUGLIO 2019 E’ UN FATTO GRAVE, che non può assolutamente passare inosservato! Non si è trattato soltanto della dialettica accesa, che nei Consigli Comunali può verificarsi, in occasione di scontri duri, ma appassionati, tra Opposizione e Maggioranza, inerenti le problematiche che affliggono il paese, le scelte politico/amministrative, le possibili soluzioni. In questo caso, ad una consigliera contrariata dal modo di condurre il processo di stabilizzazione dei precari, all’insegna della lentezza e della superficialità, un assessore, invece di rispondere, con argomentazioni politiche, nonostante il sindaco, forse prevedendo una reazione violenta, si avvicini a lui, per tentare si calmarlo, SCATTA IN PIEDI, con atteggiamento intimidatorio, sbatte con violenza il palmo della mano sul tavolo consiliare, urlando e riferendosi agli attacchi che, giornalmente, riceverebbe su facebook , continuando ad agitare le braccia con una gestualità aggressiva, dettata da un’ira incontenibile.
Personalmente, non dimenticherò mai la preoccupazione e la tachicardia che, in quegli istanti interminabili, si sono impossessati di me. In altre occasioni, avrei sicuramente fronteggiato, con determinazione, quel gesto incommentabile, inaccettabile e gravissimo! Ma in quei bruttissimi istanti, ho deciso di assumere un comportamento di assoluta calma, sostenendo e rassicurando la consigliera Naclì, particolarmente agitata e pallida, perchè HO TEMUTO IL PEGGIO! Deve averlo temuto anche il Sindaco, visto che ha contenuto, fisicamente, l’ass. Forlese, prima cercando di farlo stare seduto e poi trascinandolo nel corridoio, quasi di peso.
Alla luce degli spiacevolissimi fatti sopraccitati, documentati dalle video registrazioni di riferimento, pubblicati sul Sito del Comune,
A MIO MODESTO PARERE, RITENGO INDISPENSABILE
CHE IL SINDACO REVOCHI L’INCARICO ALL’ASS. FORLESE,
CHE L’ASS. FORLESE RICONOSCA I PROPRI REITERATI ERRORI E SI DIMETTA! INOLTRE
Ritengo doveroso segnalare, a Sua eccellenza il Prefetto, gli accadimenti in Consiglio, affinché intervenga, a tutela di tutti i componenti del Consiglio Comunale, per prevenire ed evitare spiacevoli dinamiche.
Con profonda amarezza, ma, con ferma volontà e forte consapevolezza sulla necessità di dovere contribuire a PORTARE NEL CONSIGLIO COMUNALE UNA DIALETTICA POLITICA ADEGUATA, IN PIENA SICUREZZA, RISPETTOSA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA CITTADINANZA!”
Nizza di Sicilia, 27 luglio 2019
Il Consigliere Anziano
Nella Foscolo
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L’assessore Forlese ha facoltà di replicare.
La Gazzetta Jonica