S.Teresa – Due comunità, Barracca (S.Teresa di Riva) e Contura (Savoca), increduli e inebetiti per la morte di un ragazzino, Filippo Finocchio ( con genitori e parenti originari della nostra riviera jonica) che Dio ha chiamato con se in questi giorni, lasciando nello sconforto e nel profondo dolore, papà, mamma, sorella, nonni, zii, cugini e familiari tutti. Filippo, nato e cresciuto a Milano, era una ragazzino educato, solare con tanta voglia di vivere e, soprattutto, con un progetto e delle idee abbastanza chiare che stava portando avanti ormai da tempo con il supporto dei genitori: diventare un calciatore.
Era un talento calcistico tanto che anche l’Atalanta, fucina di tanti campioni, l’aveva già opzionato perché credeva nelle virtù calcistiche di questo ragazzino. Nelle sue venute in Sicilia era riuscito a farsi tanti amici coetanei ricorrendo un pallone e tanti sogni. Purtroppo, la sua vita si è fermata, dopo qualche anno di calvario, lasciando sgomenti tutti coloro che lo conoscevano, soprattutto a S.Teresa di Riva e Savoca, dove veniva coccolato dai nonni, zii, cugini, amici e conoscenti.
I suoi compagni, tra le lacrime e un sentimento d’impotenza, hanno esposto pure uno striscione in suo onore, al Palabucalo, durante la partita di pallavolo di B1 S.Teresa – Arzano. Una vita che si è spenta troppo presto lasciando in tutti un senso d’impotenza.


