FURCI SICULO – Parecchie strade del paese sono ridotte a mal partito. Vie interdette alla viabilità e chiuse al traffico, come la popolosa via dell’Oriente, parecchio frequentata perché unisce il lungomare alla Statale 114, da venti giorni sbarrata da una transenna e chiusa ad auto e motorette. E le proteste incalzano perché con le strade interne in queste precarie condizioni si rischiano incidenti. La colpa principale ricade sulla ditta che ha preso in appalto la gestione dell’impianto del gas metano e che successivamente ha provveduto alla posa dei tubi in tutto il paese, Solo che in alcune vie i lavori sono stati eseguiti a regola d’arte, mentre il altre sono evidenti le buche, gli avvallamenti, le trincee. Si disse che la ditta avrebbe provveduto a sagomare la carreggiata e poi coprirla con un uniforme manto bituminoso, ma tranne per la centrale via IV Novembre, questi lavori nelle strade interne non si sono ancora visti. Col tempo i disagi sono ancor più aumentati perché anche le botole (per la rete idrica e fognaria) sparse lungo le vie interne sono sprofondate, causando pericolo per i pedoni, per i ciclisti e per le auto in transito. E stante la pericolosità quotidiana, l’amministrazione comunale ha deciso di chiuderne qualcuna. Ora, visto che il Comune ha le casse in rosso e non può avviare i lavori con fondi propri, considerato che la ditta che ha preso in appalto la posa dei tubi del gas metano è latitante, chi dovrà riparare i danni e asfaltare le vie pericolose? E si presume che resteranno così per qualche tempo ancora, perché a Furci Siculo si vota tra quattro mesi circa e sicuramente non ci sarà possibilità di ricavare fondi regionali in tempi brevi, dall’altro lato non si sa chi chiamare in causa, visto che la ditta romana che ha preso l’appalto ha fatto perdere le tracce.


