Dal 12 febbraio prossimo, Lorenzo sarà in scena con un spettacolo unico al quale ha già iniziato a lavorare e che ancora una volta sorprenderà il pubblico. Il tour seguirà l’uscita del disco prodotto da Rick Rubin (per la prima volta al lavoro con un artista italiano), e che è disponibile da 1 dicembre. Dopo il successo di Lorenzo negli stadi 2015 e del successivo Lorenzo nei Palasport, Jovanotti tornerà da febbraio a giugno 2018, con svariate decine di appuntamenti nei Palazzi dello Sport e suonerà con la sua band nelle città “fino a prendere la residenza”, come lui stesso ha recentemente dichiarato. Il tour dall’impianto del tutto innovativo e la cura e l’attenzione che Lorenzo e Trident, produttore degli spettacoli di Jovanotti fin dagli anni 90, destinano ad ogni spettacolo, garantiscono uno show nuovo e del tutto speciale. “Per l’anno prossimo il mio desiderio è quello di suonare nelle città e di starci il più possibile. Quello che vorrei è suonare per giorni, con uno spettacolo di pura goduria e di condivisione totale con chi vorrà venirci a sentire! Stiamo lavorando per fare una cosa che vi e ci faccia impazzire!”. Al momento Jovanotti ha confermato solo due appuntamenti in Sicilia, entrambi al Pal’Art Hotel di Acireale l’8 e il 9 maggio. Due date, organizzate da Giuseppe Rapisarda Management, che hanno già fatto scattare la “LorenzoMania” tra i fans siciliani di Jovanotti. Il nuovo tour sarà impostato sui brani “classici” di Lorenzo e sui pezzi del nuovo lavoro discografico. “Oh, Vita!” non strizza l’occhio a facili sonorità e si pone in alternativa al suono sempre più omogeneo imperante e alla musica “overprodotta” di oggi. Alcuni brani infatti sono incisi in una versione cruda e diretta, puntano dritti all’emozione della canzone. E’ il caso di Chiaro di luna, quasi cantato all’orecchio; o come Paura di niente, il primo pezzo scritto e primo a essere registrato in studio, chitarra e voce. La voce è calda, è un cuore pulsante, è la “tensione evolutiva” di Lorenzo che sceglie di evitare la perfezione sonora a favore della forte emozione della voce che amplifica le parole del testo. In Amoremio la situazione si capovolge e c’è addirittura l’autotune a palla mentre il pianoforte è un po’ scordato, proprio per segnare il gusto del contrasto. Nel disco c’è un’aria hip hop, l’origine di Rubin e di Lorenzo, non c’è il pop elettronico degli album recenti. E, quando c’è, l’elettronica è talmente scarna da dare la scossa. Come Sbam! nata con gli Ackeejuice Rockers e trasformata da Rick in una vera e propria macchina da festa sotterranea che ai concerti lascerà a bocca aperta. E’ il caso di Fame, 9 minuti alla fine dell’album che, dopo il primo ascolto, resta appiccicata addosso, o come Le Canzoni con quel ritornello che suona come un manifesto artistico della visione di Lorenzo, che non è andato mai alla ricerca della bellezza formale ma della potenza informale, che arriva dritta senza passare dai codici estetici. Si è appena conclusa a Cortona la prima fase delle prove mentre a gennaio comincerà la fase di allestimento a Rimini. Jovanotti sarà accompagnato sul palco da una super band composta da: Saturnino Celani, basso. Riccardo Onori, chitarra. Cristian Rigano, tastiere. Gareth Brown, batteria. Franco Santarnecchi, piano. Leo Di Angilla, percussioni. Jordan Mclean, tromba. Matthew Bauder, sax. Gianluca Petrella, trombone.