28 C
Santa Teresa di Riva
sabato, Luglio 12, 2025
HomeAttualitàIl Gal cambierà nome e sede

Il Gal cambierà nome e sede

SANTA TERESA DI RIVA – Vengono al pettine i nodi su cui poggia l’accordo di non belligeranza tra gli oltre 100 soci del Gal Peloritani. La tregua aveva consentito di firmare e portare a Palermo tutta la documentazione per accedere ai contributi, ma ora bisogna dare concretezza agli accordi. L’assemblea straordinaria per aggiornare lo statuto del Gal cambiando la denominazione in “Taormina Terra dei Miti e della Bellezza” e l’allargamento del CdA ad 11 componenti, è saltata per mancanza di numero legale. Il quorum non è stato raggiunto perché era presente solo il 41% del capitale tenuto conto che il 21% del capitale è detenuto da alcuni comuni della tirrenica che hanno già firmato la loro fuoriuscita dal Gal Peloritani. Ci fosse stata la volontà, il quorum sarebbe stato raggiunto in carrozza. Ora tutto è rinviato al prossimo settembre quando bisognerà trovare l’intesa. A quanto pare non ci sarebbero difficoltà sul cambio della denominazione né sull’allargamento del CdA, fermo restando che la presidenza resterebbe saldamente in mano all’arch. Giuseppe Lombardo. Nel nuovo CdA le nuove poltrone dovrebbero essere così ripartite: 1 ad un rappresentante dei comuni della tirrenica, 1 a Messina, 1 al polo turistico composto da Taormina, Castelmola, Letojanni, Forza D’Agrò; 2 alla jonica e 1 all’entroterra jonico. Si diceva dell’intesa sulla composizione, ma non dei rappresentanti da eleggere. Per esempio per il polo turistico tarominese si è fatto avanti il sindaco di Taormina (noblesse oblige) Eligio Giardina, subito stoppato dai suoi vicini di casa che vorrebbero confermare il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa. Quest’ultimo avrebbe dalla sua l’esperienza maturata in questi anni e le simpatie degli altri amministratori. Altro nodo la scelta dei rappresentanti della jonica e del suo hinterland. Naturalmente si spinge quelli che sono vicini alle posizioni del presidente onorario Cateno De Luca, ma ci sono forti resistenza, specie tra i sindaci della Valle d’Agrò decisi a evitare che anche i nuovi posti vengano occupati dagli uomini di De Luca che così avrebbe la maggioranza assoluta. Da ora fino a settembre non mancheranno gli incontri “programmatici” anche se gli stessi sindaci ci fanno sapere che non si tratta di un problema di poltrone. Di sedie, certamente. E c’è anche da sistemare la questione capitale perché dovrà essere piazzato quel 21% che è ancora in mano ai “fuoriusciti” della tirrenica. E’ chiaro che chi acquisterà quelle quote o parte di esse avrà il peso relativo in termini di voti, quindi anche questa situazione deve essere pesata col bilancino del farmacista. Perché in assemblea si vota per capitale detenuto non per comune o privato. Del Gal  fanno parte 33 comuni da Taormina a Monforte San Giorgio, e oltre 100 partner privati. In sei anni di attività sono stati finanziati 29 progetti per un investimento di oltre 7 milioni di euro. Il badget con il nuovo piano rurale 2020 dovrebbe aumentare sensibilmente. 

I piu' letti