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giovedì, Dicembre 18, 2025
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Aro rifiuti, aperte le buste, ma i sindacati voglio bloccare tutto in difesa dei livelli occupazionali

SANTA TERESA DI RIVA – Sono state aperte le buste con le offerte per la gestione in house della filiera dei rifiuti (dalla raccolta allo smaltimento) che il comune Santa Teresa di Riva intende garantire con l’Aro (Ambito di raccolta ottimale) comunale invece che con il dispendioso e fallimentare Ato (Ambito territoriale ottimale). Nei prossimi giorni l’Urega, che è la stazione appaltante, farà conoscere le risultanze. Intanto lunedì a Palermo presso l’assessorato per l’Energia si è tenuto un incontro (in prosecuzione di quello tenuto il 2 febbraio) dell’assessore Vania Contraffatto con Legambiente Sicilia, Wwf, Rifiuti Zero Sicilia, Cgil, Cisl, Uil, Confindustria Sicilia per trovare una soluzione che possa allineare il sistema di gestione integrata dei rifiuti in Sicilia a quello delle altre regioni italiane.

È stato ribadito come, contestualmente al Piano rifiuti sia urgente redigere i piani degli ambiti, Srr (Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti), come strumenti conseguenti e attuativi. Solo in un contesto così pianificato e regolato si potranno correttamente innestare i piani di raccolta a livello locale. Viceversa, ci si continuerà a muovere in modo non univoco nella gestione affidata agli Aro e a registrare comportamenti differenti da Comune a Comune, rendendo impossibile una gestione integrata efficiente e sostenibile tanto dal punto di vista ambientale quanto da quello economico. Proprio per evitare di produrre ulteriori ostacoli all’avvio di un sistema efficiente, è stato chiesto quindi all’assessore Contrafatto il blocco delle approvazione dei piani degli ARO e la revoca in autotutela di quelli già approvati in assenza di un quadro pianificatorio coerente.

Al termine dell’incontro sindacati, associazioni ambientaliste e Confindustria si sono dichiarati moderatamente soddisfatti confidando sull’impegno dell’assessore Contraffatto di procedere alla immediata attivazione dei tavoli di confronto e soprattutto alla definizione della direttiva “blocca ARO” perché i piani di raccolta locale non avrebbero salvagua5rdato i livelli occupazionali. Ed è proprio su questo aspetto che si scontrano sindacati e comuni e Santa Teresa di Riva ne è un esempio. Con l’Ato erano impiegate per l’igiene ambientale a Santa Teresa di Riva 24 dipendenti: lo studio elaborato dal Comune per il piano d’ambito comunale, approvato dall’assessorato regionale, ne prevede 12: dove finirà il personale in esubero? Da qui la richiesta delle organizzazioni dei lavoratori dell’attivazione di un tavolo per la revisione dei piani di intervento già approvati. Si arriverà al blocco degli Aro? E con quali costi per il cittadino – contribuente? Il Comune di S.Teresa va avanti con la sua strategia che prevede il dimezzamento della bolletta ambientale con la messa in esercizio dell’Aro comunale

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