SANTA TERESA DI RIVA – La Cgil contesta la riorganizzazione degli uffici e dei servizi varata questa settimana dal sindaco Cateno De Luca e denuncia “l’illegittima assegnazione di personale senza il possesso dei requisiti in settori delicati dell’amministrazione, che oltre a non risolvere in alcun modo le gravi carenze determinatesi nel tempo rischiano di aggravare la già precaria situazione”, come scrive in una nota il segretario provinciale aggiunto della Fp Cgil, Francesco Fucile, fatta pervenire alla segretaria generale Rossana Giorgianni e ai quattro capi area (ma De Luca li ha già ridotti a tre), Massimo Caminiti, Rosaria Gambadoro, Claudio Crisafulli e Diego Mangiò. Anzi alla segretaria ed ai direttori d’area demanda il compito di “attenzionare scrupolosamente le assegnazioni ricevute ed a destinare il personale a servizi che siano in linea con la professionalità acquisita onde evitare eventuale dannoso contenzioso per l’ente”. Pe4r la Fp Cgil “la modalità di gestione del personale sta determinando tra il personale dipendente forti preoccupazioni con ricadute negative sui servizi da erogare all’utenza”. I sindacati peraltro in sede di concertazione decentrata avevano manifestato le proprie perplessità sulla rivoluzione che De Luca stava portando in municipio ed ora la Fp Cgil ribadisce che la “ridistribuzione del personale presentata con grande enfasi e per lo più con un sapore punitivo non può trovare la condivisione di questa organizzazione sindacale stante la grande confusione che rischia di determinare all’interno dell’ente”. La “movimentazione del personale – spiega invece De Luca – è necessaria per sfrattare i fannulloni dal palazzo e per chiudere la vergognosa pagina di alcuni fannulloni di professione o di alcuni impiegati che sono scorbutici con la comunità”. Il sindaco aggiunge che non c’è alcun “sapore punitivo” nella sua iniziativa a meno che dover lasciare sedia e scrivania per un lavoro più utile come ausiliario del traffico o addetto all’asilo nido, tanto per frare un esempio, non sia consideratio dai lavoratori “punitivo”. E con il suo solito aplomb il sindaco non rinuncia alla battuta rompighiaccio: “L aCgil mi ha puntato contro un Fucile (Francesco Fucile segretario Fp Cgil)? Ed io reagisco a colpi di Ciaramedda!”. Bastasse una battuta per stemperare il clima …