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lunedì, Maggio 26, 2025
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Tasi e Imu saldo il 16 dicembre.

Sarà un fine anno con il botto per i contribuenti attesi dal pagamento di Imu e Tasi. Entro il 16 dicembre alla cassa saranno chiamati prima di tutto i contribuenti che hanno versato gli acconti (a giugno) per l’Imu e tra giugno e ottobre a seconda dei comuni per la Tasi. All’appuntamento di dicembre pure i proprietari di immobili situati nei Comuni dove la delibera della nuova imposta sui fabbricati è arrivata in ritardo. Senza la delibera comunale, infatti, tutti i proprietari dovrebbero applicare al solito valore imponibile ai fini Imu l’aliquota standard dell’1 per mille, senza detrazioni per l’abitazione principale. Taormina, Alì Terme, Mongiuffi Melia, Forza D’Agrò, Mandanici e Limina sono tra i comuni dove la Tasi si paga(in un’unica soluzione) applicando l’aliquota nazionale base dell’1 per mille.

C’è da dire che nei primi due comuni la nuova tassa colpisce solo l’abitazione principale, invece a Limina, Forza D’Agrò, Mandanici e Mongiuffi Melia si applica a tutte le fattispecie di immobili. Dunque, tutti i proprietari di beni immobili (fabbricati compresa l’abitazione principale,  terreni agricoli, aree edificabili) devono fare i conti con il fisco del mattone. Ai fini tasi inoltre, sono chiamati anche gli inquilini degli immobili (se l’utilizzo è superiore a sei mesi). Per determinare correttamente il saldo Imu occorre considerare le ultime modifiche normative ed esaminare la delibera di ciascun comune pubblicata sul sito delle Finanze. Infatti, le amministrazioni comunali hanno la facoltà di inserire delle agevolazioni previste dalla legge (ad esempio assimilando all’abitazione principale la casa concessa in comodato dai genitori ai figli).

La procedura di calcolo è rimasta invariata si parte dalla rendita catastale rivalutata del 5 per cento, mentre per i terreni agricoli va preso il reddito dominicale rivalutato del 25%, il tutto poi moltiplicato per gli appositi coefficienti distinti per categoria catastale. A questo punto è possibile determinare l’imposta da pagare applicando l’aliquota deliberata dal comune. Ottenuto l’importo complessivo da pagare per il 2014 si sottrae quanto pagato a giugno a titolo di acconto.

Per comprendere meglio come si effettua il calcolo, prendiamo il caso del saldo Imu dovuto su un immobile rientrante nella categoria catastale A/4, con rendita catastale di 625 euro, ubicato nel comune di Santa Teresa di Riva, dove l’aliquota prevista dalla delibera è del 10,6 per mille. In primo luogo occorre rivalutare la rendita catastale del 5% (625,00 x 5%). Il valore ottenuto pari ad euro 656,25 va poi moltiplicato per il coefficiente delle abitazione che è 160: 105.000,00. A questo valore applichiamo l’aliquota che è pari a 10,6 per mille: (105.000,00 x 10,6/1000) = € 1.113,00 (imposta annua) alla quale dovrà essere sottratto quanto già versato per la prima rata a giugno.

Il versamento va effettuato utilizzando il modello F24. Bisogna prestare molta attenzione alle novità introdotte recentemente se il pagamento supera 1.000 euro si può effettuare solo per via telematica (home banking, banche online, etc.). Qualora ci fosse una compensazione (importi a credito decurtati dal dovuto), con la particolarità che se la compensazione porta il dovuto a zero l’F24 va “trasmesso” attraverso il servizio telematico dell’Agenzia delle entrate (fiscoonline o entratel).

Arriva pure la proroga per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli nei comuni montani. il Governo rinvia al 2015 la scadenza. Tra i comuni interessati Mongiuffi Melia dove l’amministrazione comunale ha pubblicato un avviso alla cittadinanza per informarla che i terreni agricoli non sono più esenti dall’Imu.

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