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domenica, Giugno 8, 2025
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Tributi Italia avrebbe sottratto 650 mila euro al comune di Roccalumera. 

 

ROCCALUMERA –  Il  procedimento contro  Tributi Italia, intentato in paio di anni addietro dal comune di Roccalumera, va avanti, anche perché il centro rivierasco  si è trovato sull’orlo del dissesto proprio  perché l’Ente riscossione tributi non corrispondeva più le tasse incamerate.  Ed è di 650 mila euro  la somma da recuperare. Per portare avanti questa procedura, l’amministrazione comunale ha nominato il perito tecnico  Antonio Miano per rappresentare e assistere il comune ionico nel procedimento giudiziario pendente contro Tributi Italia, che si occupava della riscossione di alcune tasse comunali come l’Ici e la spazzatura.  Il processo si è reso necessario in quanto la società che introitava  le tasse comunali, produsse per situazioni ancora poco chiare (sarà il processo a stabilirlo), un danno alla comunità roccalumerese di circa  seicentocinquantamila euro.  Sull’argomento,  anche per chiarire il delicato caso  alla cittadinanza, è intervenuto l’ex sindaco  Gianni Miasi, che al tempo della sua gestione ha seguito con particolare attenzione  la querelle con Tributi Italia. “Avevo capito subito che nel comportamento di Tributi Italia vi era una potenziale truffa in quanto i versamenti ci venivano corrisposti sempre più in ritardo – ha dichiarato Miasi – così mi  sono premurato di telefonare a Roma, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che per legge era addetto alla sorveglianza di tali società e nel frattempo, per evitare che rubassero ancora di più, ci rivolgemmo anche al Tar di  Catania ottenendo un provvedimento ( cash pooling) che ordinava a Poste Italiane (ente dove andavano, in prima battuta, a riversarsi  le tasse dei cittadini) che tutti i versamenti effettuati a favore di Tributi Italia da cittadini di Roccalumera per tasse, venissero dirottati alle casse del comune e non più a Tributi Italia. Se non ci fossimo rivolti al Tar  – conclude Gianni Miasi – facendo cessare l’incameramento delle somme, il danno per il comune sarebbe stato di milioni di euro, per come è stato per altri comuni italiani. Bene ha fatto l’amministrazione comunale a nominare un perito che tuteli le nostre ragioni”.  In sede di ammissione allo stato passivo, al comune  di Roccalumera sarebbero stati riconosciuti 350mila euro, da qui l’opposizione che mira al recupero dell’intera somma (650mila euro).  

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