S. Teresa di Riva – Grave disagi per i lavoratori della forestale. Tutto nasce con la creazione dei sette Distretti territoriali siciliani. Le nuove modalità di assunzione a tempo determinato, previste con l’istituzione della graduatoria unica distrettuale, disciplinata dall’art. 12, comma 1, legge regionale n. 5 del 2014, di braccianti agricoli, capi squadra e addetti ai mezzi meccanici stravolgono completamente gli aspetti logistici dei luoghi di lavoro.
L’allarme lanciato dai lavoratori del comprensorio jonico, appartenente al Distretto di Barcellona (numero 2), ha avuto conferma con il primo avviamento, di maggio, che prevedeva l’assunzione, per dieci giorni di novantanove braccianti agricoli e venti tra capi squadra e addetti a mezzi meccanici. Da qui il dirottamento di oltre quaranta operai forestali jonici nel bacino di San Marco D’Alunzio, nella zona tirrenica, sui centodue regolarmente avviati. Per i precari della forestale è iniziata l’era del pendolarismo provinciale. I dipendenti lamentano disagi per l’aggravio di costi di trasferimento, per le difficoltà di accesso alle località di lavoro e per il viaggio estenuante. Per contenere i costi di percorrenza si sono organizzatati, autonomamente, con il noleggio di mini bus. A determinare il trasferimento nel bacino di San Marco D’Alunzio è stata l’assenza di progetti e quindi di programmazione territoriale per l’impiego dei lavoratori forestali (impiegati nei lavori di realizzazioni di viali parafuoco) e delle squadre antincendio potrebbe compromettere l’attività di prevenzione e di controllo nella Valle dell’Agrò e Del Nisi. Per l’esercito dei forestali siciliani la situazione è drammatica. Manifestazioni in tutta l’isola. Attesa per l’incontro di martedì, 13 maggio, alle 17, tra l’assessorato all’Agricoltura e le organizzazioni sindacali di Fai, Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.