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martedì, Settembre 23, 2025
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Savoca, lunedì consiglio, all’odg le dimissioni di Cettina Pizzolo

Lunedì il consiglio comunale di Savoca si occuperà delle dimissioni del vice sindaco Cettina Pizzolo presentate lo scorso 28 febbraio. L’argomento, di squisita natura politica visto che le dimissioni dalla giunta non devono essere ratificate dal consiglio, è all’ultimo posto di un ordine del giorno che ne contiene altri sei. Per quanto riguarda la scelta del successore di Cettina Pizzolo, a due mesi dalle dimissioni, il sindaco Paolo Trimarchi ieri ha precisato che ancora non è stato scelto. Se ne discuterà dopo il dibattito in aula, con la maggioranza. Per quanto riguarda le motivazioni del suo ex vice sindaco, il sindaco Paolo Trimarchi ieri, a margine della conferenza stampa sull’avvio dei “Concerti di Primavera” che prendono il via domenica, per il dodicesimo anno consecutivo, ha voluto fare alcune precisazioni per dare la sua chiave di lettura. “Tutto nasce dalla legge Severino che dispone la rimozione delle categorie apicali in caso di condanna penale, anche in prima istanza. Il marito del vice sindaco, l’ing. Lucio Nicita, a cui io stesso avevo rinnovato l’incarico di dirigente dell’ufficio tecnico comunale, si trovava in questa posizione per cui il segretario comunale non ha potuto che dare corso ad una nota trasmessa dalla Prefettura che intimava, a tutti i comuni, di dare applicazione alla legge Severino. Io non potevo ignorare questa disposizione, in trenta anni di attività amministrativa, otto dei quali come sindaco, non ho mai conosciuto un’aula di tribunale, e non volevo cominciare proprio adesso con il nuovo mandato, per cui ho dovuto revocare il provvedimento di nomina”. Che è diametralmente opposta a quanto sostenuto dalla Pizzolo nella sua lettera di dimissioni: mi sono fatta abbindolare dalle belle parole che i miei amici di lista mi proferivano ed io, con la mia voglia di fare che mi ha sempre contraddistinta, sono caduta nelle mani di questi elementi, che, sottobanco, stringevano patti con altri e avevano già in mente un disegno politico ben delineato, che strada facendo è venuto fuori cancellando gli accordi e un programma di continuità politica rivolta verso un paese che era il fiore all’occhiello della riviera jonica e sul quale è calato improvvisamente il silenzio”. All’interno della maggioranza le dimissioni della Pizzolo non hanno prodotto contraccolpi, almeno finora. Nella riunione consiliare precedente, il bilancio è stato approvato all’unanimità.

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