“Tra Libero Consorzio e Area Metropolitana scegliamo quest’ultima, non solo per una questione di omogeneità territoriale, ma ovviamente non dobbiamo consentire che questa cancelli l’autonomia di tutti i comuni, l’Area deve valorizzare invece i comuni che hanno il coraggio di fondersi e quindi di rappresentare una entità più ampia. Per fare questo verrà avanzata una proposta al legislatore regionale affinchè non vengano cancellati i comuni che ricadono nell’area metropolitana”. “In Sicilia stiamo assistendo ad un comportamento scorretto dal punto di vista istituzionale che il legislatore ha ormai definito cercando di far scannare tra i di loro i comuni mettendoli di fronte a due opzioni senza che nessuno sia in grado di stabilire qual è il vantaggio di stare con l’una o con l’altra e mettendoci di fronte a valutazioni per le quali ci mancano gli elementi di definizione. Siamo d’accordo sul principio generale di razionalizzare, accorpare e risparmiare, evitando di massacrare i cittadini con nuove imposte e tasse per cui vogliamo proporre al legislatore regionale di premiare quei comuni che con grande coraggio decidono di fondersi”. Il sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, ha convocato una conferenza stampa per spiegare la sua iniziativa referendaria per la costituzione di un comune unico della Valdagrò nascente dalla fusione di nove municipalità, dimostrando di avere cambiato opinione rispetto a sei mesi fa quando disse “mai con Messina”. A fargli cambiare idea il flop del libero consorzio “Jonia – Taormina – Etna” che sembra avere perso appeal e, soprattutto, continuità territoriale.
De Luca si converte all’area metropolitana, il libero consorzio è un flop, dice | INTERVISTA
