FORZA D’AGRO’ – Il referendum per la separazione di Scifì da Forza D’Agrò e la sua aggregazione a Sant’Alessio si farà. Il Cga ha respinto il ricorso presentato dal comune di Forza D’Agrò che lamentava, tra l’altro, l’insufficiente numero dei sottoscrittori della petizione del Comitato Pro Scifì che aveva proposto il referendum, ed ha confermato la sentenza del Tar di Catania che riformava il decreto dell’assessorato regionale per le autonomie locali che aveva escluso dalla consultazione referendaria gli elettori di Sant’Alessio, ossia del comune che dovrebbe “ricevere” la frazione di Scifì. “Le censure addotte dal comune di Forza D’Agrò – scrive il presidente del Cga, Marco Lipari, nella sua ordinanza – non si prestano ad una prognosi di esito favorevole, tenuto anche conto della possibilità di variazioni della popolazione tra le date di presentazione della richiesta di scorporo (2008) e di adozione del provvedimento che autorizza la consultazione referendaria (2013), e che il provvedimento gravato prevede la consultazione dell’intera popolazione del Comune di Forza d’Agrò”. Il referendum, quindi, si farà, ma con il coinvolgimento anche degli elettori di Sant’Alessio così come aveva deciso il Tar di Catania con l’ordinanza del 16 gennaio che aveva accolto il ricorso del “Comitato Pro Scifì” del comitato “S.Alessio e Scifì uniti” e del Comune di Forza D’Agrò che chiedevano l’estensione della consultazione anche agli elettori di Sant’Alessio. La palla passa all’assessorato regionale che dovrà recepire l’ordinanza del tribunale amministrativo, modificare il decreto dell’11 settembre 2013 ed emetterne uno nuovo che autorizzi la consultazione referendaria con coinvolgimento sia degli elettori di Forza D’Agrò e Scifì che di quelli di Sant’Alessio.