SANTA TERESA DI RIVA – Si aspetta il decreto con il quale il ministro della giustizia dovrebbe allargare le competenze territoriali dell’ufficio del giudice di pace di Santa Teresa di Riva a Taormina e Alì Terme, che dovrebbe arrivare entro il 29 aprile, altrimenti la riviera jonica, sotto l’aspetto giudiziario, si troverebbe tagliata in due tronconi. L’attesa dei cittadini è molto alta perché creare a Santa Teresa di Riva un mini tribunale con competenze da Taormina ad Alì Terme significherebbe un notevole risparmio economico e di tempo per gli utenti della giustizia. Intanto che arrivino buone nuove dal ministero della giustizia il tribunale ha richiamato a Messina i quattro operatori giudiziari che prestavano la loro attività a Santa Teresa, lasciando di fatto sguarnito di personale l’ufficio del giudice di pace. Questo perché il comune di Santa Teresa di Riva doveva farsi carico di distaccare il personale necessario, come era stabilito nella delibera approvata dal consiglio comunale il 23 aprile 2013, per il mantenimento dell’ufficio, ma a cui ancora non si è provveduto perché si aspettano le decisioni del ministero sulla proposta di inglobare anche i territori di competenza dei giudici di pace di Taormina e Alì Terme che, invece, sono stati soppressi. La cosa però è stata congelata in attesa del decreto ministeriale anche se i tempi si allungano perché il personale comunale assegnato agli uffici giudiziari dovrà avere un minimo di preparazione specifica che potrà essere acquisita solo attraverso un corso di formazione. Vista la situazione e per evitare di paralizzare l’attività dell’ufficio del giudice di pace di Santa Teresa di Riva proprio ora che ne era stata decisa la sopravvivenza, il Tribunale ha riassegnato due operatori distaccando anche il dottor Carmelo Gemelli quale giudice onorario in attesa che venga nominato il titolare, nel posto che si è reso vacante dopo le dimissioni del dottor Giovanni Trazzi. L’organico attuale è composto dal giudice, dal cancelliere capo, da due operatori giudiziari e da un messo. “Assolutamente insufficiente – ci dice il giudice onorario Gemelli – se dovesse arrivare anche il carico di lavoro di Taormina e Alì Terme. Resta, comunque, da chiarire la disponibilità del comune di Santa Teresa di Riva a farsi carico delle spese del personale amministrativo e di funzionamento del servizio che deriverebbero da un allargamento delle competenze territoriali, perché il personale di Taormina e Alì Terme è stato già richiamato a Messina”. A Santa Teresa finora si sono tenute una udienza penale al mese e una udienza civile a settimana, quindi, secondo le previsioni fatte dagli addetti ai lavori c’è necessità di coprire un organico composto da sette persone mentre le spese per il giudice e per il cancelliere sono di esclusiva competenza del ministero. L’ufficio del giudice di pace è ospitato nell’ex pretura, un edificio costruito negli anni Ottanta sul Lungomare, di proprietà comunale, che avrebbe bisogno di una manutenzione urgente. Ed erano state proprio queste spese (quantificate, forse in eccesso, in 250 mila euro) che avevano fatto “fuggire” i sindaci dei comuni del mandamento cui il sindaco di S.Teresa aveva chiesto una compartecipazione. Il protocollo d’intesa non venne firmato, il comune di Santa Teresa andò avanti da solo senza timore di farsi carico delle incombenze economiche, ed alla fine ha vinto la sua battaglia. Ora il prossimo passo è la selezione del personale che dovrà avvenire tramite interpello. La disponibilità dovrà poi superare le valutazioni di idoneità da parte del presidente del tribunale che ha competenza sugli uffici del giudice di pace. Tutto ciò dovrà avvenire in tempi brevi, altrimenti si rischia di mandare in tilt il sistema, mentre l’ampliamento della giurisdizione sarebbe una opportunità di sviluppo anche per le attività commerciali e imprenditoriali del territorio. Fatto, questo, da non trascurare, visto che si prevede una affluenza nei giorni di udienza, di almeno duecento persone. Santa Teresadi Riva avrebbe, quindi, un ruolo nel comprensorio di assoluto primo piano.