SANTA TERESA DI RIVA – C’è anche il distretto turistico “Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari siciliane”, che comprende anche i territori dei comuni di Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci per la provincia di Messina, tra i 48 progetti finanziati dall’assessorato regionale al turismo, con il decreto firmato in questi giorni da Michela Stancheris. I “Distretti Turistici” sono i nuovi organismi individuati dalla Regione per occuparsi delle politiche locali e dello sviluppo territoriale. Il distretto, di cui è comune capofila Fiumedinisi, è stato selezionato per un finanziamento di un milione e mezzo di euro per raggiungere obiettivi ambiziosi con lo sviluppo di appositi temi strategici per favorire la fruibilità turistica della Sicilia antica e per incrementare il numero di turisti, destagionalizzare le presenze, aumentare la produttività delle imprese di settore e migliorare le competenze del capitale umano che vi lavora, innalzare la qualità dei servizi e integrarli tra loro. Il progetto prevede un percorso che leghi il turismo culturale all’ambiente, alla gastronomia e alle varie tipologie di eventi, da valorizzare tramite politiche d’integrazione tra musei, attività culturali e spettacoli; un pacchetto che prevede l’azione congiunta degli operatori privati turistici con quelli attivi nel campo della produzione delle specialità agroalimentari ed enogastronomiche, al fine di mettere a sistema le varie esperienze territoriali, integrate anche con azioni di commercializzazione turistica; un itinerario che punta al turismo legato all’escursionismo, prevedendo la realizzazione di percorsi e la pubblicazione di apposite guide per soddisfare la richiesta di un segmento sempre più ricercato anche dalle giovani generazioni, oltre che dagli stranieri. In particolare il progetto prevede anche la creazione di un marchio collettivo del distretto e la realizzazione di un portale di commercializzazione dei prodotti locali. I distretti sono consorzi tra comuni ed imprese, quello degli Antichi mestieri è formato da questi 23 comuni: Campofiorito, Ciminna, Roccapalumba e Vicari (provincia di Palermo); Favignana e Valderice (provincia di Trapani); Biancavilla, Grammichele, Ramacca, Aci Catena, Viagrande, S. Pietro Clarenza, Pedara, Giarre e Licodia Eubea (provincia di Catania); Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci Siculo (provincia di Messina); Rosolini (provincia di Siracusa). Tra gli enti partenr privati l’associazione albergatori di Taormina. Asl bando avevano partecipato 74 progetti: ne sono stati accolti 48 in tutta la Sicilia. “Dopo otto anni di ritardo – ha detto l’assessore – abbiamo pubblicato il bando per 24 milioni destinato ai Distretti turistici. A meno di un anno da quel bando, siamo in grado di comunicare gli esiti istruttori. Un governo immobile non potrebbe contare su risposte concrete che, come in questo caso, si calano nell’economica territoriale e ne stimolano la crescita. Siamo attenti alle esigenze delle imprese e anche oggi lo dimostriamo. I Distretti sono chiamati oggi a vincere una sfida epocale. I soldi ci sono – ha aggiunto Stancheris – i progetti anche, ora non resta che mettersi al lavoro. Ho sempre creduto che fossero un organismo intermedio da rivedere e razionalizzare, ma era corretto e opportuno trarre un bilancio a seguito del bando perché oggi non hanno più alibi”. A breve il direttore del Dipartimento turismo, Alessandro Rais, definirà con il Distretto le azioni di partenza.